Dalla strada alla galleria: mostra di Cosimo Cavalli a Torino

giovedì 18 settembre, 2014

TORINO, 18 SETTEMBRE 2014 - Si chiama Cosimo Cavalli ma si firma Fabio Elettroni l'uomo che, dopo essere stato chiamato pazzo per anni, è finito dritto dritto in mostra alla galleria Rizomi - Art Brut, a Torino. Di origini pugliesi, l'uomo si è diplomato all'Accademia Albertina di Belle Arti. Si è sposato e ha una figlia di 15 anni, che era presente all'inaugurazione della mostra. I torinesi lo riconoscono, lo additano come "l'uomo che urla nei parchi": perché così, Cosimo, passa le sue giornate. Vive per strada e produce. I suoi disegni sono a bic nera su foglio bianco. Volti sconvolti, perlopiù, con gli occhi che quasi si staccano dalla seconda dimensione. Ritratti di urla e di solitudine.
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Cavalli ha lavorato per molto tempo come educatore per i pazienti con problemi psichiatrici, ma non è certo in che modo e in che quantità questo influenzi i suoi disegni. "È barbuto, ha lo sguardo profondo" dice di lui Luca Atzori, "somiglia a un patriarca antico testamentario, così come possiamo immaginarcelo". È un seguace del surrealismo ma subisce l'influenza di molti artisti, da Duchamp a Caravaggio. Buddista, così si definisce, forse schizofrenico, come le persone che era abituato a curare. La sua sembra essere una lucida follia, forse più una forma di ribellione.

Cosimo Cavalli vi aspetta in via Sant'Agostino 20/d. Il catalogo è di Luca Atzori e Nicola Mazzeo. La mostra resterà aperta fino al 5 ottobre: sono già molti i torinesi incuriositi che hanno visitato le sue opere.

Fonte immagine: cogitoergoest.wordpress.com

Elisa David

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