Crolla la Borsa di Mosca: effetto crisi Ucraina-Russia

Rosy Merola
Condividi:
Crolla la Borsa di Mosca: effetto crisi Ucraina-Russia
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

MILANO, 14 MARZO 2014 – Le tensioni geopolitiche che da settimane imperversano in Crimea, non poteva non riflettersi anche sull’andamento dei mercati finanziari, delle valute e delle materie prime. Troppi gl’interessi in ballo: gas e petrolio, giusto per citarne due di tutto rispetto. Infatti, come è stato detto in altre occasioni: tre delle cinque recessioni globali del passato sono scaturite da uno shock geopolitico, con il petrolio protagonista e – allo stesso tempo – arma per combattere la battaglia, che da geopolitica diventa geoeconomico-finanziaria. A pensarci, gli spettri degli shock petroliferi degli anni settanta fanno ancora tremare.

Così, tali frizioni – dopo aver provocato il crollo della Borsa di Mosca, dove l'indice Micex ha concluso gli scambi con una flessione di oltre 4 punti percentuali - sulla scia della crisi in Crimea male anche le borse asiatiche: Tokyo a -3,3%, Hong Kong perde lo 0,95%, Shangai lo 0,73%, Seul lo 0,75%. Male anche Wall Street. [MORE]

Inoltre, al momento della scrittura, stanno viaggiando su un terreno negativo anche le borse del Vecchio Continente, anche se – per ora – Milano sta cercando di limare le perdite. A preoccupare i mercati finanziari, il referendum sull'indipendenza da Kiev, che si svolgerà domenica prossima. Intanto, ancora si assiste a scontri nelle strade, a causa ieri sono morte due persone. Secondo gli Usa, il voto è da ritenersi legittimo, diametralmente opposto la posizione di Mosca. Se non bastasse ad impensierire il mondo finanziario, anche i dati macroeconomici diffusi dal Giappone. Rivista al ribasso la produzione industriale a +3,8% (da 4%) su mese a gennaio su base destagionalizzata e +10,3% (da 10,6%) tendenziale grezzo.

Infine, stabile il petrolio sui mercati asiatici a 98,18 dollari per il barile Wti mentre lieve progresso per il Brent a 107,50 dollari. In aumento, l’oro - il bene rifugio per eccellenza - a 1.376,64 dollari registrando un progresso dello 0,5%.

Rosy Merola
 

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Rosy Merola

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Esplora la categoria
InfoOggi Economia.