Cerca

Cresce in Italia il consumo di pesce crudo: sushi e sashimi a go go, ma attenzione ai parassiti

Redazione
Condividi:
Cresce in Italia il consumo di pesce crudo: sushi e sashimi a go go, ma attenzione ai parassiti
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

LECCE, 27 DICEMBRE - Non si può definire più come una moda tanto è diffuso il consumo di pesce crudo ed il sorgere spontaneo in ogni parte d’Italia di sushi bar o simili. In effetti l’abitudine di tanti italiani di mangiare pesce e molluschi non cotti non è un marchio tipico d’importazione “giapponese”, anche perché nel Nostro Paese è consuetudine consumarne da sempre, così come da sempre si dimenticano i rischi connessi dovuti spesso alla carenza d’informazione.[MORE]

Così come la stragrande maggioranza dei prodotti alimentari crudi, il pesce ed i molluschi sono spesso portatori di batteri, vibrioni e parassiti che solo la cottura o il congelamento potrebbero distruggere ed al contrario risultano immuni all’azione dei succhi gastrici insediandosi persino in modo permanente nella parte terminale dell’intestino.
E così per tornare a parlare di sushi, non è raro il caso d’infezione da Anisakis (Pseudoterranova decipiens) un nematode parassita di colore biancastro i cui sintomi possono essere riconducibili a reazioni di tipo allergico (anafilattiche), forti dolori addominali, febbre, nausea, vomito e generale debilitazione. Altri parassiti che s’insediano con modalità analoghe nell’apparato gastrointestinale sono il verme trematode Clonorchis e dal cestode (verme piatto) Diphyllobothrium.

Per uccidere questo tipo di parassiti, è sufficiente il congelamento dei prodotti per qualche ora, tant’è che due regolamenti italiani (853/04 e 854/04) che disciplinano il consumo di pesce crudo, impongono il congelamento per un periodo minimo di 24 ore ad una temperatura non superiore ai – 20°.
Nonostante la legge, al di là della circostanza che il congelamento fa perdere, almeno parzialmente alcune caratteristiche organolettiche, è noto però che tale procedura non elimina batteri e vibrioni che sarebbero annientati solo dalla cottura a temperature anche elevate.

Secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ai consumatori di pesce crudo e sushi non restano che due scelte: o continuare a rischiare sulla propria pelle o mangiare consapevolmente pretendendo dai ristoratori, quantomeno di consumare prodotti decongelati nel rispetto della legge italiana.


(notizia segnalata da giovanni d'agata)

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.