Coronavirus: da discoteca a ristorante, è nato "Cristò"
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Coronavirus: da discoteca a ristorante, è nato "Cristò". "Chiusura ha penalizzato ma nuova idea ha avuto successo".
SCALEA, 01 SET - Ha rappresentato e rappresenta tuttora il simbolo del divertimento e dell'intrattenimento di tendenza nell'Alto Tirreno Cosentino ma, in tempi di divieti e limitazioni da Coronavirus, anche l'Acadie Club, nota discoteca che svetta sulla collina della Petrosa di Scalea da dove domina il Golfo di Policastro, ha dovuto battere nuove strade senza comunque abbandonare il mondo dello show. Come? puntando sulla ristorazione. È nato così, nel pieno della stagione delle vacanze, il ristorante "Cristò Riviera dei Cedri" ricavato in un altro locale del sito dove sorge la discoteca. "Abbiamo tirato fuori uno spazio all'interno del locale - racconta Gino Liguori gestore dell'Arcadie e patron della nuova insegna- e abbiamo deciso di portare una nuova idea che si potesse adattare al periodo di emergenza. Ristorazione e show, ristorazione e live con grandi personaggi". Assieme a Liguori sono della partita anche Giancarlo Flagiello, direttore del Cristò Riviera dei Cedri; Andrea Piantoni, direttore artistico e Francesco Patitucci, responsabile delle pubbliche relazioni. Il gruppo è entusiasta delle nuove idee. "L' Acadie Club - sostiene ancora Liguori - è un club nato nel 1989, gestito negli anni con iniziative che l'hanno portato ad un successo sempre crescente che non si è mai attenuato, con un occhio particolare alla qualità della musica e della clientela". All'Acadie Club e al Cristò Riviera dei Cedri sono soddisfatti per l'andamento della stagione alla luce delle modifiche in corsa che si sono dovute apportare. "Siamo soddisfatti. La start-up di ristorazione - fanno sapere dallo staff - ci ha lasciati ampiamente soddisfatti ed il cocktail bar è stata una sorpresa per chi ha dovuto gustarlo in un ambiente ampiamente protetto e che si è imposto di rispettare appieno le regole anti Covid". La chiusura delle discoteche, anticipata, in Calabria, al 13 agosto, ha ridotto drasticamente le aspettative dei gestori delle discoteche. "Eravamo organizzati - sottolinea ancora Liguori - per poter recuperare in qualche modo le perdite nel settore, pensando di poter bilanciare al meglio le perdite. La chiusura immediata delle discoteche è stata per noi una doccia fredda. Nel nostro settore si lavora anticipando i tempi, anche dal punto di vista economico e questa brusca accelerazione ha rappresentato un danno. Fortunatamente, l'idea del ristorante Cristò ci ha aiutati a poter bilanciare le perdite del settore delle discoteche. E, inoltre, abbiamo avuto ospiti importanti del mondo dello spettacolo che hanno garantito il successo della nuova formula del 'Cristò Riviera dei Cedri'". Quale futuro attende questo tipo di locali? Secondo Liguori "è necessario avere maggior chiarezza per dare la possibilità agli imprenditori di potersi organizzare. Questa attività prevede una programmazione anticipata con la relativa ricerca del personale adatto e con impegni economici che vanno presi in largo anticipo. Chiediamo chiarezza ed il buon senso di venire incontro al nostro settore".