Conti pubblici, Ue chiede all'Italia aggiustamento da 3,4 miliardi
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ROMA, 17 GENNAIO - La Commissione europea ha chiesto all'Italia di correggere i conti pubblici e di tagliare l'indebitamento per un valore pari a 0,2 punti di Pil, cioè 3,4 miliardi di euro, che corrisponde all’ammontare dello scostamento tra il livello di deficit concordato con Bruxelles la scorsa primavera e quello che risulta dall’ultima legge di Bilancio varata dal governo Renzi. Il Tesoro ha tempo fino all'inizio di febbraio per dare una risposta a questa richiesta. [MORE]
"Lo scostamento che secondo la Commissione andrebbe corretto è stimato in due decimi di punto di Pil. Siamo in contatto con la Commissione e nei prossimi giorni faremo le valutazioni del caso. Se, come e quando intervenire verrà deciso dal Governo nei prossimi giorni", fanno sapere fonti del ministero dell'Economia.
Già ieri il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, non aveva escluso il ricorso a nuove misure di contenimento delle spese, mettendo la struttura tecnica al lavoro. “Vedremo se sarà il caso di prendere misure ulteriori per rispettare gli obiettivi”, aveva affermato. Dalla Ragioneria sono partite le indicazioni di tagli lineari per qualche centinaio di milioni alle spese dei ministeri, ma la revisione potrebbe riguarda anche i fondi infrastrutturali che pesano 2,9 miliardi e anche tutti i bonus e gli sconti fiscali che sono giudicati sacrificabili.
Giuseppe Sanzi