Conti pubblici, deficit/Pil sale al 3,2 per cento
Economia Lazio

Conti pubblici, deficit/Pil sale al 3,2 per cento

giovedì 29 settembre, 2011

ROMA, 29 SETTEMBRE 2011- Pubblicati dall’Istat i dati inerenti lo stato del conto economico delle Amministrazioni Pubbliche, nel secondo trimestre 2011. In base ad essi, risulta che l’indebitamento netto delle AP (saldo contabile tra le entrate e le uscite del conto delle Amministrazioni pubbliche) in rapporto al Pil (dati grezzi) è stato pari al 3,2% (2,5% nel corrispondente trimestre del 2010) .[MORE]

 

In particolare, si è osservato che nei primi sei mesi del 2011, l’indebitamento netto è stato pari al 5,3% del Pil, con un miglioramento di 0,1 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

 

In riferimento al saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo e pari a 8.236 milioni di euro (+9.025 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2010). Nei primi sei mesi del 2011 si è registrato un saldo primario negativo e pari allo 0,6% del Pil, con un miglioramento di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2010.

 

Per quanto riguarda il saldo corrente (risparmio), nel secondo trimestre 2011, è risultato negativo e pari a 1.373 milioni di euro. Come specifica il rapporto dell’Istat, il saldo corrente evidenzia un peggioramento rispetto ai -854 milioni di euro rilevati nel corrispondente trimestre dell’anno precedente.

 

Prendendendo in esame le entrate e le uscite delle AP, le uscite totali sono aumentate dell’1,6% rispetto al corrispondente trimestre del 2010. Tendenzialmente, il valore delle uscite rapportate al Pil è diminuito
di 0,1 punti percentuali (48,1% contro 48,2%). Nell'insieme, nei primi sei mesi del 2011 l’incidenza delle uscite totali sul Pil è stata pari al 48,2%, in riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2010.



Le uscite correnti nel secondo trimestre 2011 hanno registrato un aumento tendenziale dell’1,6%, risultante da una riduzione del 2,5% dei redditi da lavoro dipendente, da aumenti dell’1,9% dei consumi intermedi e delle prestazioni sociali in denaro e dell’11,5% degli interessi passivi; le altre uscite correnti sono diminuite dello 0,6%.

 

In rerimento alle entrate totali, queste sono aumentate in termini tendenziali dello 0,1%, mentre la loro incidenza sul Pil risulta essere pari al 44,9% in diminuzione rispetto al 45,7% del corrispondente trimestre del 2010.

 

Complessivamente, nei primi sei mesi del 2011,l’incidenza delle entrate totali sul Pil è stata pari al 42,8%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2010.

 

Inoltre, le entrate correnti hanno registrato nel secondo trimestre 2011 un aumento tendenziale dell’1,3%, questo a causa di una riduzione delle imposte dirette (-1,6%) e di un aumento delle imposte indirette (+0,2%), dei contributi sociali (+2,9%) e delle altre entrate correnti (+11,3%).

 

Le entrate in conto capitale sono risultate, invece, in diminuzione del 57,0%, a causa delle minore entrate delle imposte in conto capitale e delle altre entrate in conto capitale.

 

Rosy Merola
 


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