Coisp:"Il Governo delle tre scimmiette"disabilitati i telefoni,uffici stranieri in tilt
Cronaca Lazio

Coisp:"Il Governo delle tre scimmiette"disabilitati i telefoni,uffici stranieri in tilt

domenica 29 agosto, 2010

Riceviamo e pubblichiamo

“Paradossale, inverosimile, kafkiano. Sono questi gli aggettivi che ci vengono in mente quando pensiamo ad alcune decisioni che vengono assunte dall'amministrazione centrale quando si tratta della gestione quotidiana di alcune Prefetture e Questure”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp - il Sindacato Indipendente di Polizia, commenta l'assurda decisione di disabilitare le telefonate all’estero in partenza dai centralini degli Uffici. Per il momento il fatto si è verificato in qualche Questura, ma la disabilitazione verrà estesa a breve a tutte le Prefetture e Questure d'Italia. [MORE]

“Gli uffici immigrazione - dice Franco Maccari - ovviamente sono già in crisi per il fatto di non poter più chiamare le varie ambasciate e la Polizia Stradale non riesce più a comunicare o mandare fax alle varie ditte di trasporti estere che quotidianamente vengono interessate da verbali con fermo di veicoli pesanti ecc. ecc”. “Noi non sappiamo quale mente eccelsa abbia partorito questa decisione - dice ancora il Segretario Generale del Coisp - e onestamente abbiamo consigliato ai colleghi di iniziare ad attrezzarsi con piccioni viaggiatori, segnali di fumo e quant'altro. Ma fuor di battuta - continua Maccari - restiamo sempre più sconcertati dalla leggerezza con cui la questione sicurezza viene affrontata a livello centrale. E resta sempre più senza risposta la nostra domanda fatta da cittadini prima e da Poliziotti dopo. Chi dovrà garantire e con quali mezzi la sicurezza dell'intera comunità? Visto che questa passa dalle decisioni assurde di un Governo che sembra giocare al gioco delle tre scimmiette sul comò, non vedo, non sento e non parlo”. “Il problema di questo Governo - conclude Franco Maccari - è che non solo i suoi rappresentanti non vedono, non sentono e non parlano, ma pretenderebbero che anche gli altri non vedessero, non parlassero e non sentissero. Ci spiace, ma al Coisp questo gioco non piace quindi non solo denunceremo quel che vediamo e sentiamo ma, più che parlare, continueremo ad urlare a gran voce il disagio degli Operatori delle Forze di Polizia che è anche il disagio dell'intera comunità”.

Ufficio Stampa Co.I.S.P. Nazionale


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