CNSAS, le unità cinofile sui monti abruzzesi per l'addestramento
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PASSO LANCIANO (PE), 7 APRILE 2014 – Due giorni di addestramento per le unità cinofile del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speologico (CNSAS) che sono state ospitate nel Parco della Maiella, il 5 e il 6 aprile scorso. I conduttori provenienti da Abruzzo, Marche, Umbria, Lazio, Puglia e Calabria hanno portato i loro cani lungo i boschi per una prova di addestramento sui pericoli che posso capitare nei percorsi alpini.
Date le recenti sciagure, come quella di ieri in cui tre sciatori sono scivolati lungo il canale del Gran Sasso, fortunatamente senza riportare gravi danni, l’addestramento cinofilo risulta essere un ottimo modo con cui poter trarre in salvo eventuali vittime dei pericoli della montagna. Agli amici a quattro zampe è stato di giocare: attraverso il gioco, infatti, si possono insegnare pratiche di salvataggio che i cani possono facilmente ricordare e ripetere.
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Ma non è solo gioco, come spiega Diego Antonucci, responsabile regionale del CNSAS, ‹‹Durante la ricerca il cane deve saper fare delle scelte ed è importante che sia lucido›› e per questo ‹‹ciò che cerchiamo di instillare nel cane è la motivazione, lo stimolo a non perdere di vista l’obiettivo nonostante le difficoltà oggettive di un’operazione di soccorso››.
In buona sostanza, i figuranti, che si sono prestati a questo “gioco” canino, si sono comportati come dei veri e propri dispersi: in ginocchio, a pancia in giù o su un albero, in modo che il cane si sia trovato nella situazione più fedele possibile alla realtà. Affinché il cane si muova direttamente verso il figurante, questo stringe dei manicotti o delle palline che fungevano da ricompensa in caso di ritrovamento.
Erica Benedettelli
[immagine da ilgiornaledellaprotezionecivile]