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CAGLIARI, 20 GIUGNO - ACHENZA, CUCCURU, PIRA, STATZU: ECCELLENZE DI SARDEGNA SI FANNO LARGO IN PENISOLA
Dispacci dalle federazioni che non vanno trascurati. I paratleti sardi non disdegnano mai gli appuntamenti con i podi importanti e recentemente si sono avuti nuovi sussulti che spronano il CIP Sardegna a dare impulsi sempre più calibrati.
Non si può non cominciare con il testimonial più importante dell’isola, il bronzo di Rio Giovanni Achenza che arricchisce la sua assortitissima stanza dei trofei aggiungendo il settimo titolo italiano consecutivo di Paratriathlon (FITRI). La nuova incoronazione è avvenuta a Marina di Massa con la presenza del direttore tecnico della nazionale Mattia Cambi che sicuramente annoterà nel suo taccuino lo splendido momento di forma che sta attraversando il rappresentante delle Fiamme Azzurre.
Se a Oschiri i fans di Giovanni esultano, stessa cosa accade ad Uri, città natale di Rita Cuccuru, emigrata a Maranello ma col i quattro cuori tatuati nel cuore. Anche lei, come il corregionale sopracitato, si è espressa nella categoria PTWC del Paratriathlon conquistando il titolo italiano con la maglia della Woman Triathlon.
Non era mai capitato prima che una città del sud ospitasse un campionato italiano paralimpico di vela. E Palermo ha portato bene al dorgalese Gian Bachisio Pira che nell’Hansa 303 singolo si è piazzato al terzo posto. Per lui, per la sua società oristanese Veliamoci e per la FIV trattasi di una grossa soddisfazione che sicuramente non rimarrà isolata.
Ed esulta tanto anche la FISDIR perché un responso cronometrico giunto da Macerata, dove si sono tenuti i campionati italiani di Atletica riservati agli agonisti, dice che Chiara Statzu da Marrubiu ha migliorato il record del mondo degli 800 mt C21 abbassandolo a 4:06:58. Per la velocista della Sa.Spo. Cagliari un altro magico traguardo di una carriera in continua ascesa.
La presidente del CIP Sardegna Cristina Sanna è orgogliosissima di questi risultati: “Salire su un podio e ricevere una medaglia è sempre stata per me una sensazione particolare che mi ha dato delle cariche particolari. Posso quindi immaginare cosa stiano provando Giovanni, Rita, Gian Bachisio e Chiara. Quello che voglio dire a tutti è di continuare così e che la Sardegna paralimpica è molto fiera di voi”.
EUROPEI PALLAVOLO SORDI A CAGLIARI: CIP SARDEGNA E FSSI IN PERFETTA SINTONIA
Ambiente, attrazione, ospitalità, divertimento. Fattori che rendono Cagliari particolarmente appetibile agli occhi degli sportivi di tutto il mondo sbarcati da queste parti per avvenimenti importanti.
Sensazioni positive provate dalle nove rappresentative nazionali che hanno dato vita ai Campionati Europei di pallavolo sordi. E nel capoluogo isolano non è mancata la ciliegina sulla torta, costituita dal primo storico successo della rappresentativa italiana femminile, allenata da Alessandra Campedelli che in finale si è imposta con indubbio merito sulle comunque brave atlete russe.
Il CIP Sardegna si è immerso con vivacità durante questi dieci giorni dando sostegno alla FSSI (Federazione Sport Sordi Italia) regionale che ha organizzato l’evento assieme alla società VBC Sinnai e all’Accademia Allenatori.
La presidente Cristina Sanna si è calata spontaneamente nel clima festoso della kermesse pallavolistica come se fosse di casa. “Sono rimasta molto colpita dall’affetto che la delegata regionale FSSI Marta Zuddas e i suoi colleghi di lavoro hanno riservato a me e a tutti i rappresentanti del CIP Sardegna che si sono approcciati alla manifestazione – risalta Cristina - e la mia speranza è che in futuro si possa fare di più per coinvolgere le persone sorde isolane verso la pratica dello sport paralimpico. Ringrazio veramente tutti per quello che hanno saputo regalare allo sport sardo”.
PAROLA ALLA DELEGATA REGIONALE FSSI MARTA ZUDDAS
Poco più di un anno fa ricevette l’investitura per timonare la FSSI sarda: Marta Zuddas non ha avuto nemmeno il tempo per riflettere perché l’organizzazione degli Europei di pallavolo incombeva. Un impegno che lei ha preso a cuore anche perché nel 2005 giocava con la nazionale femminile sordi e alle Deaflympics in Australia perdette il bronzo proprio contro la nazionale russa.
“Nel momento in cui la squadra italiana ha siglato il punto della vittoria ho provato emozioni indescrivibili; ha vinto il suo primo oro proprio qui a Cagliari contro la squadra russa. Mi è dispiaciuto, invece, per la squadra maschile, giunta quarta, ma sono sicura che in futuro ci saranno medaglie”.
Pensi che adesso la vostra federazione sia più conosciuta in Sardegna e in Italia?
La nostra Federazione è abbastanza conosciuta a livello nazionale, in Sardegna invece ancora meno, ma penso proprio che questa grande vittoria ci abbia dato la possibilità di farci notare. Lo spero proprio perché siamo alla ricerca di atleti sordi sardi che vogliano partecipare alle nostre manifestazioni ed indossare la maglia della nazionale.
Gli ospiti presenti a Cagliari hanno trascorso un bel soggiorno?
Direi proprio di sì, sono rimasti molto soddisfatti dall'organizzazione. La vicinanza dei tre campi (PalaPirastu, Coni A e Coni B) è stato il motivo principale per la scelta di Cagliari come città ospitante dei campionati europei di pallavolo sordi. Hanno apprezzato il nostro clima e nel giorno di riposo hanno potuto apprezzare la nostra città visitando il centro storico.
Questa manifestazione è stata l'opportunità per allacciare rapporti più solidi con il CIP, come ti stai trovando con il Comitato?
Ho iniziato circa un anno fa ad allacciare i rapporti con il CIP, man mano che siamo andati avanti sono diventati più solidi ed ho trovato persone molto disponibili a collaborare ed a darmi i consigli. Mi ha fatto molto piacere la presenza del Comitato nel momenti più importanti della manifestazione. Questo dimostra una grande stima e fiducia reciproca.
La FSSI sarda che cosa ha in mente per il futuro?
Come ho menzionato sopra, uno degli obiettivi per il futuro è proprio la ricerca di atleti sordi sardi attraverso le varie federazioni sportive, per portarli in Nazionale ed indossare con orgoglio la maglia azzurra (sogno di tutti gli sportivi). Per fare questo avrò bisogno della collaborazione delle varie società sportive.
Inoltre, grazie al risultato positivo, di questa manifestazione si vocifera che Cagliari potrebbe essere scelta nuovamente come città ospitante di un altro campionato europeo che si disputerà l'anno prossimo. Al momento sono voci, ma nulla di certo.
UISP/CIP: IL GRANDE IDILLIO NACQUE A SA RODIA
Il CIP Sardegna va in avanscoperta anche nel mondo degli enti di promozione sportiva. E colpisce nel segno appoggiando economicamente la fase finale del campionato regionale UISP di calcio a 5 riservato ad utenti e operatori dei Centri di Salute Mentale della Sardegna. Emblematico il nome che si è voluto dare all’iniziativa, Un calcio ai pregiudizi, proprio perché l’intento degli organizzatori è di consentire agli atleti intellettivi di trovare momenti di socializzazione agonistica che consenta il loro inserimento nella società attraverso un lavoro introspettivo volto al raggiungimento dell’autosufficienza.
Undici le formazioni presenti giunte da tutta l’Isola: La Celeste Lanusei, Como Cheria Sassari, Una Ragione in Più – I Fenicotteri A, Una Ragione in Più – I Fenicotteri B di Oristano, La Torre Carbonia, CSM Arieti Assemini, CSM Karalis Team, CSM Ranger Quartu, CSM Sanluri Furie Rosse, CSM Senorbì, Chimbe Moros Nuoro.
Gli ingredienti inclusivi che stanno a base del torneo sono stati apprezzati fortemente dal CIP Sardegna, come testimoniato dal vice presidente del Comitato Regionale Simone Carrucciu presente negli impianti di Sa Rodia in qualità anche di delegato CIP della provincia di Oristano. “Mi sono immerso in un clima entusiastico – ha detto – nel quale i ragazzi si sono divertiti un mondo, sin dal primo momento che hanno varcato l’ingresso della struttura. La sinergia tra enti di promozione sportiva e i Centri di Salute mentale ha portato a queste manifestazioni fuori porta; tutto ciò significa tanto per i pazienti che così hanno l’opportunità di interagire più frequentemente con l’esterno. Ho scoperto piacevolmente che l’iniziativa è collaudata e va per la maggiore visti gli undici anni di esistenza, ringrazio l’intera organizzazione per averci coinvolto”.
ALTRE VOCI DA SA RODIA
(a cura di Laura Caggiari)
"La Struttura Calcio UISP, da ormai diversi anni, grazie al campionato Un Calcio ai Pregiudizi, sta condividendo bei momenti d'integrazione e socializzazione insieme agli atleti e agli operatori dei Dipartimenti di Salute Mentale della Sardegna - afferma Angelo Pili Responsabile delle Strutture di Attività della UISP Sardegna e della SDA Calcio UISP – in un'attività che noi portiamo avanti da undici anni e che via via sta crescendo. Non parlo solo del numero crescente di partecipanti ma anche di miglioramento reale delle potenzialità di questi ragazzi. Per noi non ci può essere niente di più positivo di una collaborazione con chi persegue i nostri stessi obiettivi come il CIP Sardegna, un valore aggiunto che può portare ad un'ulteriore miglioramento della nostra proposta".
Arrivano le testimonianze dalle società partecipanti.
"Sono tante le vittorie e i risultati raggiunti - afferma Alessandro Riccio educatore del Dipartimento di Salute Mentale e delle dipendenze di Sassari, nonché presidente della Como Cheria - ma per me conta solo che i ragazzi si divertano, facciano esperienze positive e crescano insieme. Insieme a me lavorano fianco a fianco l'allenatore Battista Sanna, i medici Antonello Pittalis e Angela Marras, l'educatore Mauro Meloni. Grazie al lavoro di questo staff, al Dipartimento e alla proficua collaborazione con il Comitato UISP di Sassari siamo riusciti a raggiungere con successo i nostri obiettivi. Non si tratta solo di risultati sportivi ma di grandi ricadute positive nella vita di questi ragazzi. Domenica abbiamo assistito alla degna conclusione di questa esperienza a Oristano; una giornata dove tutti hanno dato il massimo per raggiungere l'obiettivo che ci eravamo prefissati. Una bella festa in campo e fuori".
Interviene anche Francesca Cappai, educatrice del Centro di Salute Mentale di Oristano. "Quest'anno il Campionato di Calcio a 5 organizzato dalla UISP Sardegna è stato un davvero interessante perché ci ha permesso di raggiungere quell'obiettivo per il quale stavamo lavorando da diversi anni, cioè coinvolgere e trasferire la nostra esperienza a tutti i Dipartimenti di Salute Mentale della Sardegna. Nel 2019 siamo riusciti a formare undici squadre, divise in due gironi. La giornata finale che si è svolta domenica a Sa Rodia, ha permesso a tutti noi operatori e ragazzi che hanno partecipato, di avere un confronto globale rispetto a tutto il movimento portato avanti nell’isola. Rappresentiamo una delle poche realtà in Italia che sono riuscite a coinvolgere tutti i Dipartimenti di Salute Mentale del proprio territorio. L'esperienza è stata meravigliosa, c'è stata una crescita sia dal punto di vista tecnico, sia riabilitativo. Abbiamo raggiunto l'obiettivo di aiutare tutti i ragazzi a vivere delle esperienze di integrazione, socializzazione e miglioramento dell’autostima. Siamo davvero contenti e non vediamo l’ora che cominci la nuova stagione sportiva!".
ALL’UNITA’ SPINALE DI CAGLIARI IL CIP SARDEGNA FA AZIONE DI PROSELITISMO
Una imperdibile occasione per divulgare il verbo paralimpico face to face. La presidente Cristina Sanna è piombata all’Unità Spinale Unipolare di Cagliari durante un evento promozionale a cui il CIP Sardegna ha voluto riservare un forte appoggio, non solo morale.
Nel reparto ubicato a pochi metri dal lungomare Poetto non erano presenti solamente i ricoverati, ma per l’occasione sono stati invitati tutti i pazienti che in passato hanno avuto a che fare con l’importante struttura ospedaliera, unica in Sardegna.
Si sono contate circa una cinquantina di persone in carrozzina che la presidente ha voluto conoscere a fondo per capire in che maniera potevano essere coinvolte in attività sportive a loro più confacenti.
“Resterei tutti i giorni a parlare con loro – ammette Cristina Sanna – anche perché prima di essere eletta presidente mi sono sempre prodigata per coinvolgere le persone con disabilità a fare sport; sono davvero tante le opportunità che potrebbero cambiare radicalmente la loro vita e penso che l’evento di lunedì scorso sia servito soprattutto a chi ha avuto un cambiamento radicale del vissuto quotidiano da pochissimo tempo. Nel vedere noi abbastanza disinvolti nel gestire la nostra condizione credo che abbiano ricevuto una percezione ottimistica del loro futuro perché hanno capito che stare su una carrozzina non preclude proprio nulla”.
E in tal senso l’esempio più lampante è arrivato dai due special guest della giornata, i carrozzati Luca Ragona e Danilo Paiardi, attraverso dei documenti filmati, hanno mostrato parte dei loro viaggi nel mondo, a testimonianza che nulla è impossibile se si ha la volontà di uscire allo scoperto.
La giornata all’Unità Spinale è stata utilissima al CIP Sardegna per ribadire quanto da quattro anni a questa parte sta facendo in corsia. E infatti per l’occasione erano presenti tecnici e atleti in rappresentanza delle tre federazioni sportive che al Poetto invogliano i pazienti a fare movimento: Federazione Italiana Tennistavolo (FITeT), Federazione Italiana Tiro con l’Arco (FITARCO) e Federazione Italiana Scherma (FIS).
TORNEO DI PARABADMINTON A LURAS: LA VISITA DEL PRESIDENTE NAZIONALE CARLO BENINATI
Contentezza alle stelle e movimento sempre più in espansione. Il torneo di parabadminton organizzato dalla FIBa a Luras con il sostegno del CIP Sardegna ha avuto il suo solito epilogo gioioso grazie anche alla bella sinergia tra atleti olimpici e paralimpici.
La cronaca sportiva dice che nel singolo maschile ha prevalso il tempiese Adriano Tiberi su Alessandro Pitzianti. Terzi a pari merito Dario Langiu e Enrico Casu.
“Nonostante non ci siano state adesioni di atleti da fuori Sardegna – ha dichiarato il presidente regionale FIBa Domenico Petroccia - c’è stato spettacolo, divertimento e agonismo. Il fiore all’occhiello è stata la disputa di incontri integrati che hanno saldato ancora di più i rapporti tra gli atleti del badminton e del parabadminton”.
Nel centro gallurese si è presentato il Presidente nazionale FIBa Carlo BeninatI: ha dialogato con gli atleti presenti, esprimendo grande entusiasmo su quanto fatto fino ad ora dalla Sardegna per lo sviluppo della disciplina. “Ha messo a disposizione tecnici e supporto organizzativo per svolgere degli stage di perfezionamento sia per gli atleti, sia per i tecnici interessati al parabadminton – ha sottolineato Petroccia – ed ha individuato nel Palasport di Luras il centro di sviluppo tecnico della disciplina per tutta la Sardegna”.
Beninati ha incontrato delegati provinciali, tecnici e presidenti delle società affiliate alla FIBa, affrontando vari problemi del territorio: dai costi delle trasferte, all’utilizzo delle strutture, dalla formazione alle problematiche dei rapporti con gli enti locali. “Purtroppo non era presente nessun amministratore” ha amaramente constatato Petroccia.
Prossimi appuntamenti per il parabadminton: Palasport di Luras, 26 – 29 giugno 2019; stage di allenamenti in vista della prossima stagione. Maracalagonis 29 luglio – 4 agosto 2019: allenamento e perfezionamento per tecnici e atleti con il tecnico della nazionale italiana Enrico Galeani.