Chiaravalle: sabato 8 giugno presentazione del libro di Bruno Gemelli
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CHIARAVALLE (CZ), 7 GIUGNO 2013 - Schiude lo scrigno della memoria e ricompone storie minime di questa regione, attraverso i ricordi di vicende e personaggi incontrati nella sua lunga carriera, il noto giornalista calabrese, Bruno Gemelli, nel nuovo libro “Il grande otto. Storie dimenticate di Calabria”, che sarà presentato a Chiaravalle sabato 8 giugno, alle ore 18 presso la sala conferenza di Palazzo Staglianò.
Un’iniziativa promossa congiuntamente dai Comuni di Chiaravalle Centrale e Torre Ruggiero.
L’idea della presentazione ha illustrato il sindaco di Chiaravalle, Gregorio Tino «è stata perseguita con la volontà di dar luce a storie di uomini, a vicende che appartengono alla nostra regione e che meritano di essere riscoperte».
“Il grande otto” ha commentato il primo cittadino di Torre Ruggiero, Giuseppe Pitaro, «è un libro di piccole memorie che riguardano la Calabria, alle quali è giusto dare rilevanza, tanto più quando ciò può avvenire attraverso la voce di un ottimo giornalista qual è Bruno Gemelli. Si è scelto Chiaravalle per ospitare la manifestazione, in quanto centro più importante del comprensorio ed anche in ragione della sintonia che connota la collaborazione tra i Comuni di Chiaravalle e Torre Ruggiero».
Dopo i saluti dei due sindaci, la scaletta, prevede l’intervento dello storico Ulderico Nisticò e le conclusioni dell’autore. Coordina la giornalista Maria Patrizia Sanzo.
“Il grande otto”, dall’eloquente il sottotitolo “Storie dimenticate dei Calabria”.
Edito da Città del Sole Edizioni nella collana Tracce, si rifà al nome della corsa automobilistica che nel dopoguerra solcava le strade tortuose della Calabria.
E come in quel giro, lungo il filo dei ricordi e della narrazione, si torna su e giù per la Calabria per far affiorare dal passato, ma anche da tempi più recenti, grandi personalità, fatti e curiosità, attirando lo sguardo dei lettori su affascinanti storie. Emergono: le figure di Titta Foti, il Leo Longanesi della Calabria; di Ciccio Modafferi, il sindaco antimafia di Gioiosa Jonica; di Vico Ligato, la prima vittima eccellente; il lato intellettuale d Raf Vallone, la saggezza di Sharo Gambino; la malinconia di Leopoldo Trieste; l’arguzia di Vincenzo Talarico e l’estrosità di Mimmo Rotella. Tanti sono ancora i personaggi meno noti e le storie collettive che hanno concorso a scrivere la storia della nostra regione. [MORE]