Cetrioli contaminati: dalla Germania l'epidemia si espande, ma pochi rischi per l'Italia
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Sei vittime, oltre mille casi, di cui 400 solo ad Amburgo. L’epidemia da E.coli scattata in Germania mobilita l’Unione Europea, che in questi giorni avrebbe diffuso l’allerta negli altri stati membri. Si sarebbero registrati intanto altri contagi in Svezia, Danimarca, Gran Bretagna, Austria, Svizzera e Olanda, dove a essere colpiti sarebbero stati però sempre cittadini di ritorno da un soggiorno in terra tedesca. [MORE]
Reinhard Burger, direttore dell’istituto Robert Koch di Berlino, invita a non mangiare cetrioli crudi, poiché all’origine dell’epidemia ci sarebbe una partita di questi ortaggi provenienti dall’Andalusia.
Le autorità sanitarie a Madrid hanno avviato un'inchiesta, ma in Spagna non si sarebbe registrato per ora nessun contagio, e, come sottolinea il ministro dell'Agricoltura Rosa Aguilar , la contaminazione potrebbe non essere necessariamente avvenuta nel paese di origine. Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild, la partita proverrebbe addirittura dall’Olanda.
In Italia, assicurano dal Centro nazionale di epidemiologia dell’Istituto superiore di sanità, il pericolo sarebbe limitato, ma la rete di sorveglianza è stata comunque prontamente attivata. Il quadro clinico non è nuovo, e colpisce ogni anno anche in Italia un certo numero di persone (710 casitra il 1988 e il 2010), soprattutto bambini. Per proteggersi, basta seguire comuni norme igieniche, lavare accuratamente i cibi, lavarsi le mani dopo l’utilizzo dei servizi igienici e prima di preparare da mangiare.
Da Bruxelles, intanto, si invitano tutti i cittadini Ue che avessero soggiornato di recente in Germania a contattare il proprio medico in caso di insorgenza di diarree emorragiche.
Simona Peluso