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Reggio Calabria, 8 set. 2011 - La scorsa notte, nel carcere di Reggio Calabria, un agente della polizia penitenziaria ha salvato la vita a un detenuto italiano, che stava tentando di suicidarsi. "L'agente era appena arrivato nella sezione detentiva - dichiarano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale - dopo il cambio turno, verso la mezzanotte e, insospettito dal comportamento del detenuto, lo ha controllato, osservandolo per oltre dieci minuti. [MORE]
L'uomo, coperto dalle lenzuola, si e' procurato dei vasti tagli alle vene dei polsi. L'agente, intervenuto prontamente, ha lanciato l'allarme ed ha cosi' salvato la vita del detenuto che gia' in passato aveva tentato il suicidio. Nonostante la polizia penitenziaria continui a lavorare tra mille difficolta', con carenza di uomini, mezzi e risorse, riesce ancora a compiere gesti eroici come questo avvenuto a Reggio Calabria, dove mancano 50 agenti di polizia penitenziaria. Gli eventi critici - aggiungono i sindacalisti - si susseguono al ritmo di 200/250 al giorno, nelle 206 carceri italiane, aggravando ancora di piu' la situazione lavorativa. Chiediamo che all'agente venga dato un riconoscimento per l'alta professionalta' dimostrata"