Campania, 155 mila bambini in povertà assoluta secondo Save the children
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NAPOLI, 11 DICEMBRE 2014 - "Gli orizzonti del possibile", pubblicazione annuale di "Save the Children", che analizza la condizione dell'infanzia a rischio in Italia, riporta dati allarmanti per la Campania: 155 mila i bambini e gli adolescenti in povertà assoluta, in aumento del 2.4 per cento rispetto al 2012 e sopra la percentuale nazionale addirittura del 13.8 per cento. La Campania è tra le regioni che offrono meno spazi e opportunità per i ragazzi. Il 14 per cento dei minori vive in condizioni disagiate. [MORE]
Secondo quanto reso noto nella pubblicazione, su scala nazionale, un minore su quattro vive in appartamenti inadeguati e più di 65 mila nuclei familiari sono sotto sfratto. Di queste, ben 4730 sono in Campania. Complice anche la crisi e i tagli al Welfare, l'80,4 per cento delle famiglie campane è costretto a ridurre la spesa per alimenti o acquistare cibo di qualità inferiore.
Inoltre, dai dati raccolti, è emerso che solo il 4 per cento dei minori tra i 3 e i 10 anni gioca libero in strada e solo il 18 per cento nei giardini pubblici.
A tal proposito, il direttore generale Save the Children, Valerio Neri, ha commentato:
"La situazione peggiora, si riducono sempre più gli spazi di autonomia, socialità, svago dei nostri bambini e si comprimono gli spazi mentali, le opportunità di formazione e crescita intellettuale, spingendo l'infanzia sempre più ai margini"
Anche per quanto riguarda i consumi, la Campania è agli ultimi posti: il 63,3 per cento di bambini e ragazzi tra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro nell'ultimo anno, il 77,2% non ha visitato una mostra o un museo, l'84% non ha mai visitato un sito archeologico, nemmeno Pompei o Ercolano.
Inoltre, il 48% non ha mai praticato sport e il 22,2% abbandona gli studi.
“L'allarme è nelle periferie, lì il disagio è sotto gli occhi di tutti. Territori deprivati del verde, di aree comuni, di trasporti, di scuole a tempo pieno, di biblioteche, di spazi sportivi, e tuttavia sempre più popolati da giovani coppie con bambini. Sono queste le nuove città dei bambini. E' da qui che dobbiamo ripartire per offrire loro un futuro", ha proseguito Neri.
L’obiettivo di "Save the Children" è quello di migliorare la condizione dell'infanzia attraverso interventi concreti, volti ad offrire nuove opportunità educative. Sono undici i "Punti Luce" (spazi ad alta densità educativa che sorgono in quartieri svantaggiati delle città) che l’organizzazione ha aperto in otto regioni. Uno di questi si trova proprio a Napoli, nel cuore del rione Sanità, negli spazi della Chiesa di San Vincenzo e Immacolata, ed è stato inaugurato il 20 novembre in collaborazione con "Pianoterra Onlus". I minori (dai 6 ai 16 anni) accolti dalla struttura possono usufruire di varie sale, di un internet point e di attività per il sostegno scolastico e di invito alla lettura. Inoltre, hanno l’opportunità di partecipare a laboratori musicali, teatrali, di danza e di educazione all'uso dei new media, nonché ad attività motorie e a corsi sportivi.
[foto: ansa.it]
Antonella Sica