Caligiuri: "Un progetto complessivo per affrontare la crisi dell'agricoltura in Calabria"
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COSENZA, 09 OTTOBRE 2012 - “Di fronte alla gravissima crisi strutturale che caratterizza l’agricoltura in Calabria e in provincia di Cosenza e all’emergenza siccità che ha causato perdite elevatissime all’intero comparto, la Giunta e l’assessorato regionale all’Agricoltura devono incalzare con forza e determinazione il Governo centrale e il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali affinchè venga celermente riconosciuto lo stato di calamità su tutto il territorio nazionale richiesto il 10 settembre scorso dalla Conferenza nazionale degli Assessori all’agricoltura”. Questo quanto afferma, in una nota, l’assessore alle attività economiche e produttive della Provincia di Cosenza Mario Caligiuri. “Tale provvedimento, però - prosegue Caligiuri - da solo non basta, anche perché tutto lascia pensare che, nel quadro dei cambiamenti climatici in atto, soprattutto in Calabria e nelle regioni meridionali, ci troveremo sempre più spesso a dover affrontare situazioni di emergenza-siccità. [MORE]
Per questo motivo occorre promuovere una serie di interventi a breve, medio e lungo periodo mirati a migliorare l'approvvigionamento idrico con particolare riferimento agli usi agricoli ma, nello stesso tempo, offrire risposte immediate e risolutive alle aziende in difficoltà promuovendo strumenti che servono a superare l’attuale grave momento di crisi come l'accesso agevolato al credito, il differimento del pagamento di tasse e oneri previdenziali, la sospensione delle rate per prestiti di credito agrario e, infine, erogando contributi ed incentivi per le mancate produzioni onde evitare che questo settore, vitale per lo sviluppo della nostra terra, venga messo definitivamente in ginocchio”.
“La forte ondata di maltempo registrata nel novembre 2011 ed il lungo periodo siccitoso verificatosi in questi ultimi mesi - prosegue Caligiuri- hanno inflitto un colpo mortale a tantissimi agricoltori ed imprese che operano in Calabria e in provincia di Cosenza. Danni rilevantissimi, sia in termini quantitativi che qualitativi, hanno subito tutte le colture agrarie che si trovavano in pieno ciclo di produzione. Ad essere maggiormente colpiti sono stati i prodotti simbolo del nostro territorio, che vanno dall'ortofrutta, alle patate silane, alla vitivinicultura, ai pascoli e alle foraggere. Per il pomodoro destinato alla trasformazione si contano perdite superiori al 20 per cento, la produzione delle patate è calata del 30 per cento e la produzione dell'uva è crollata del 40 per cento. Forti riduzioni, sono previste anche per la frutta e si stimano perdite dal 30 al 40 per cento nel settore orticolo, mentre la vendemmia si preannuncia una delle più contenute dell'ultimo secolo. Per il settore zootecnico, che da anni si misura con una crisi senza pari, questo ultimo evento calamitoso rappresenta una vera e propria scure sui conti degli allevatori ma anche e soprattutto sulle tasche delle famiglie calabresi e cosentine ogni giorno impegnate a far quadrare i conti per arrivare alla fine del mese”.
“Di fronte a questo gravissimo stato di cose - conclude l’assessore provinciale alle attività economiche e produttive- occorre intervenire tempestivamente mettendo in campo un serio e articolato progetto di rilancio e di sostegno all’agricoltura e alle imprese che operano in questo settore attraverso un sistema di norme che renda agli imprenditori più facili e veloci gli adempimenti burocratici, incentivando i giovani che vogliono dedicarsi al lavoro nei campi, sostenendo il modello “chilometro zero” che garantisce all’impresa l’abbattimento dei costi di distribuzione e al consumatore prodotti di qualità a prezzi contenuti, e promuovendo una serie di campagne promozionali in Italia e all’estero, delle nostre eccellenze agroalimentari che, nonostante la crisi e le calamità naturali, rimangono i prodotti più ricercati e apprezzati a livello nazionale, europeo e mondiale”.