Bronzi all'Expo, Sgarbi e Maroni scrivono a Franceschini: «Opere trasportabilissime»
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MILANO, 20 AGOSTO 2014 - Esporre i Bronzi di Riace all’Expo del 2015. Questo l’ambizioso progetto di Vittorio Sgarbi in vista della prossima esposizione universale a Milano, per la quale nello scorso luglio è stato nominato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, “ambasciatore” per le belle arti del patrimonio lombardo.
Tuttavia il proposito del critico d’arte si scontra con chi ritiene impossibile trasportare le due opere. Per tale ragione quest’oggi Vittorio Sgarbi ed il governatore Roberto Maroni hanno inviato una lettera congiunta al ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, per chiedere ufficialmente, durante l’Expo, l’esposizione dei «Bronzi di Riace, che – hanno affermato i due –soltanto ignoranza e malafede legano esclusivamente alla Calabria». L’idea che le due opere d’arte possano essere fragili al punto da non poter essere trasferite temporaneamente nel capoluogo lombardo è «un’evidente menzogna di chi diffonde terrorismo, fingendo – proseguono – di ignorare la dimostrata resistenza sott’acqua, esposti a ogni rischio, di quei Bronzi che sono trasportabilissimi».
Inoltre, secondo Sgarbi, la presenza delle due opere a Milano comporterebbe un ritorno economico per la Calabria pari ad un terzo di 15 milioni complessivi ricavabili dai guadagni della biglietteria. Soldi che potrebbero essere utilizzati «a vantaggio di beni abbandonati e molto più fragili». «Confidando sul buonsenso e sulla responsabilità del ministro – si legge a conclusione della lettera – non abbiamo dubbi che la richiesta di prestito sarà accolta».
Ma come detto l’idea di Vittorio Sgarbi non è da tutti condivisa. Tra i contrari vi è anche l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo del Corno, il quale secondo lo stesso Sgarbi ha «motivazioni terzomondiste». Secondo il critico d’arte opporsi alla “trasferta” milanese dei Bronzi equivarrebbe a dire «noi vogliamo bene alla Calabria, per favore andate a Reggio». «Sono convinto – ha aggiunto Sgarbi – che tra otto mesi Del Corno mi dirà che ho avuto una bella idea. Ci vuole un po’ di tempo».[MORE]
Infine, con la sua immancabile colorita dialettica, Vittorio Sgarbi ha affermato: «È bizzarro pensare che un visitatore dell’Expo, già stremato da Rampello, Maroni e Sgarbi, prenda un treno e vada a Reggio. Mi dicono che in un paesino che si chiama Reggio ci sono delle statue di bronzo – ha detto ironicamente – questo è quello che pensa uno che viene da Sydney. Li devi prendere a calci nel sedere per farli arrivare a Reggio i visitatori».
(Immagine da ecodibergamo.it)
Giovanni Maria Elia