Bovalino-Covid-19: “Numeri in calo, ma serve mantenere alta la guardia” (VIDEO)
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BOVALINO (RC), 11 NOV - La notizia che a Bovalino (RC) i contagi siano scesi in questi ultimissimi giorni da +39 a +18 è un fatto che indubbiamente fa tirare un respiro di sollievo a tutta la comunità e per questo, stamani, abbiamo incontrato il Sindaco, Vincenzo Maesano, per saperne qualcosa in più. Questa la sua dichiarazione: “La situazione relativa alla diffusione del Covid-19 a Bovalino ha avuto, come sappiamo tutti, un’impennata particolare nello scorso mese di ottobre, mentre in queste ultime due settimane la situazione è rimasta quasi del tutto stabile frutto di un’intensa attività di mappatura svolta in collaborazione con le Forze dell’Ordine e con l’Asp-Dipartimento Prevenzione di Reggio Calabria che ha permesso di individuare e contenere la diffusione del virus. Possiamo, quindi, dire che stiamo registrando una situazione in controtendenza rispetto a quello che succedeva due settimane fa, e cioè che i guariti sono aumentati ed ammontano ora a circa 36 unità, mentre attualmente i positivi attivi sono scesi a 18 casi.
Questi, ovviamente, sono i dati ufficiali che abbiamo e che riguardano il nostro Comune, ma c’è da dire anche che ieri sera ci è giunta notizia che alcune persone si sono sottoposte volontariamente, ed invia precauzionale, al test del tampone antigenico (noto come tampone rapido) che non è certamente, come stabilisce il Decreto del Ministero della Salute quello definitivo, ma che comunque aiuta nello screening generale e nella prevenzione. Di questi test, 11 sono risultati positivi ed attendono, adesso, la conferma o meno del tampone molecolare, nel frattempo le persone sono state messe in quarantena domiciliare. Di queste 11 persone, 5 sono atleti dell’Asd San Luca che sono domiciliati nel territorio comunale bovalinese, ovviamente ora attendiamo l’ufficialità dei dati che li riguardano.
Il decremento numerico dei casi positivi è certamente un segnale di buon auspicio e fa tirare un sospiro di sollievo a tutta la comunità, ma non deve farci abbassare la guardia perché il contagio corre veloce ovunque. Pertanto, è necessario continuare ad osservare tutte le regole imposte dalle Autorità preposte, a partire dall’uso dei dispositivi di protezione individuale, all’osservanza del distanziamento sociale.
Per quanto riguarda la “zona rossa”, siamo consapevoli -ha detto ancora Maesano- che la Calabria è stata dichiarata tale non tanto per i numeri legati alla diffusione del virus, ma soprattutto per la carenza delle nostre strutture sanitarie che sono ormai in perenne sofferenza, nonostante gli 11 anni di commissariamento. Per questo motivo continua la protesta di noi Sindaci che più volte, negli anni, abbiamo manifestato, anche con eventi eclatanti, per reclamare il legittimo diritto alla salute di tutti i cittadini calabresi. L’ultima, in ordine di tempo, è stata fatta lo scorso 07 novembre a Reggio Calabria (Città Metropolitana) in Piazza Italia, davanti alla Prefettura. L'attenzione alta sul problema è continuata anche l'altra sera con la seduta dell’Assemblea dei Sindaci che ha discusso e deliberato la partecipazione dei primi cittadini alla protesta generale prevista per il giorno 19 novembre a Roma. A tale evento, a quanto è dato sapere, ha dato l'adesione la stragrande maggioranza dei Sindaci (circa 409 Comuni). Oggetto della protesta è la questione legata alla proroga del commissariamento che sta facendo vivere momenti "drammatici" alla sanità calabrese che, tra l'altro, deve fare i conti con un debito pubblico divenuto ormai incontrollabile"
Pasquale Rosaci