Bologna, "stalkera" la collega per undici anni: denunciato un infermiere del Sant'Orsola
Cronaca Emilia Romagna

Bologna, "stalkera" la collega per undici anni: denunciato un infermiere del Sant'Orsola

domenica 29 giugno, 2014

BOLOGNA, 29 GIUGNO 2014 – Era iniziata come un'infatuazione nei confronti di una collega, ma il sentimento si è pian piano trasformato in un'ossessione. La pedinava, la tempestava di chiamate, era persino arrivato ad affittare un appartamento vicino al suo per poterla spiare. Un amore durato undici anni e mai corrisposto, finito in un'aula di tribunale. Le accuse che pesano sull'uomo, un infermiere di 47 anni del Sant'Orsola, sono di stalking, danneggiamento e peculato. L'udienza preliminare si era già tenuta lo scorso gennaio, ma per un vizio di forma accolto giovedì scorso, gli atti saranno rimandati al gup, che dovrà fissare una nuova udienza preliminare probabilmente per l'autunno. [MORE]

Tutto ha inizio nel 2001, quando l'infermiere conosce la sua collega in ospedale. I due si frequentano anche fuori dall'orario di lavoro, ma sempre in comitiva. Il quarantasettenne si innamora della donna, si dichiara, e viene respinto. Il rifiuto però non viene accettato in maniera serena, anzi. In seguito l'uomo avrebbe iniziato a tempestarla di telefonate e di messaggi, avrebbe iniziato a seguirla e ad improvvisare “fortuiti” incontri, fino a prendere in affitto un appartamento poco lontano dall'abitazione della sua “amata”, forse per tenerla sotto controllo. Lo stalker non ha mai aggredito la donna, ma avrebbe utilizzato condotte aggressive nei confronti di chi si poneva in mezzo tra loro.

La donna, sfiancata e terrorizzata dalla condotta assillante del suo ammiratore, decide di cambiare casa, in modo da circoscrivere la pressione dell'uomo al solo luogo di lavoro. Ma non funziona, perché il quarantasettenne avrebbe giocato d'anticipo, affittando un appartamento non solo nello stesso condominio, ma sullo stesso pianerottolo, nell'immobile confinante. Da lì avrebbe praticato dei fori nella parete che divideva i due locali, riuscendo così a spiare ogni movimento della collega.

La donna non si sarebbe resa conto della situazione finché, un giorno, non lo avrebbe incontrato sul portone. Dopo quell'episodio si sarebbe spaventata a tal punto da denunciare tutto ai carabinieri, nel dicembre 2012. Durante la perquisizione i militari avrebbero trovato a casa dell'uomo anche alcuni strumenti chirurgici e medicine provenienti dal Policlinico. Da lì l'accusa di peculato e la costituzione come parte civile del processo del Sant'Orsola. L'uomo è stato sospeso dal lavoro, e gli è stato consegnato un divieto di avvicinamento alla vittima. Lo stalker è costretto a cambiare casa, ma durante i mesi precedenti il processo avrebbe provato ancora a contattare telefonicamente la collega. «Quell’appartamento l’ho trovato per caso» si difende, ma a stabilire la veridicità delle sue parole sarà soltanto il giudice.

Stefania Putzu


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