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BOLOGNA, 2 APRILE - E’ partita la caccia all’uomo ad opera degli inquirenti bolognesi per l’uccisione di un gestore di un bar a Budrio, in provincia di Bologna. L’uomo aveva cercato di reagire durante la rapina ed è stato colpito a morte dal killer, che si è poi dileguato. L’assassino potrebbe essere rimasto ferito durante la colluttazione.[MORE]
E’ successo tutto tra la notte di sabato e domenica, quando Davide Fabbri, 52 anni e proprietario del bar rapinato, ha cercato di desistere al tentativo di rapina del killer, che lo ha poi freddato a colpi di pistola prima di fuggire. Il killer era armato di fucile e pistola ed è entrato nel locale a volto coperto.
Si cerca attualmente di ricostruire la vicenda attraverso il Pm Marco Forte e i carabinieri del luogo, per fare ulteriore chiarezza sull’accaduto. Sono stati già ascoltati la moglie della vittima e i due avventori presenti sul luogo del delitto. Sarebbero inoltre state ritrovate tracce di sangue, che potrebbero essere riconducibili all’assassino, facilitando in tal modo le ricerche che stanno impegnando le Forze dell’ordine.
La pistola utilizzata per uccidere potrebbe essere quella di una guardia giurata, che ne aveva subito il furto nella notte tra il 29 e il 30 marzo a Consandolo, nel Ferrarese. All’attenzione degli inquirenti anche l’analisi delle telecamere di zona, che potrebbero adeguatamente contribuire alla risoluzione della vicenda.
A commentare la questione anche il sindaco di Budrio, Giulio Pierini, che ha condannato l’episodio ed espresso solidarietà ai familiari della vittima. Intanto, è stata organizzata una fiaccolata contro la violenza per le vie della città, che partirà alle ore 20.30 in piazza Filopanti.
La vicenda è stata richiamata anche dalla destra politica del Paese, da Matteo Salvini a Giorgia Meloni. Il segretario della Lega ha commentato l’accaduto tramite la propria pagina Facebook: «Un barista di Riccardina di Budrio (Bologna) è stato ucciso a colpi di fucile da un rapinatore, entrato nel suo negozio stanotte. Una preghiera per Davide, che non si è potuto difendere. La difesa è sempre legittima».
Sulla stessa scia il pensiero di Giorgia Meloni, secondo cui risulterebbe necessaria una legge a tutela della legittima difesa: «Rabbia e dolore per la morte di Davide Fabbri, il barista di Budrio ammazzato da un criminale in un tentativo di rapina. Alle anime belle della sinistra che si scandalizzano quando i cittadini si difendono da soli, la storia di Davide racconta il destino tragico al quale spesso va incontro chi non riesce a difendersi».
foto da: ilrestodelcarlino.it
Cosimo Cataleta