Biotestamento: A Bologna arriva il registro comunale
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BOLOGNA, 7 DICEMBRE – E Bologna si colora di libertà. E’ finalmente attivo da oggi, presso il comune emiliano, il registro comunale per la raccolta delle dichiarazioni anticipate di trattamento, le cosiddette Dat, in materia di testamento biologico.[MORE]
Dopo due anni di intensi dibattiti, riunioni e confronti iniziati nel novembre 2009, si è raggiunto l’accordo con l’ordine dei Notai l’accordo per la stima del tariffario e, a partire da oggi, tutti i cittadini residenti a Bologna, che lo vorranno, potranno recarsi presso uno dei 60 notai che hanno aderito all’accordo con il Comune e lasciare le proprie dichiarazioni testamentarie in merito alla proprie volontà sul suo “fine vita”, inattaccabili dal punto di vista giuridico.
Una volta redatto il testamento, il soggetto proponente firmerà due documenti: il testamento stesso e una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Quest’ultima finirà all’anagrafe del Comune e sarà utile ai medici, in caso di necessità, per rintracciare più facilmente il notaio o il fiduciario in possesso della copia autentica del testamento biologico.
Il costo di tale possibilità varia dai 50 ai 100 euro, in base al cittadino, e i testamenti biologici – novità prioritariamente bolognese – saranno materialmente conservati dal notaio scelto e da uno o più fiduciari. In questo modo, l’amministrazione bolognese è assolutamente inattaccabile da possibili ricorsi da parte dello Stato, poiché nessun soldo pubblico sarà speso per la conservazione di questa tipologia di atti, che solo in Italia fanno così tanto discutere.
Bologna è la prima città italiana che già due anni fa iniziò a discutere, durante un consiglio regionale, la proposta presentata dal Pd e oggi finalmente concede ai propri cittadini la libertà di decidere sulla propria vita senza interferenze di credo o religione, una libertà individuale di fondamentale importanza per l’emancipazione dell’individuo.
Federica Palmisano