Berlusconi e la cessione del Milan: «Vendo solo a chi mette 200 milioni l'anno»
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MILANO, 10 MAGGIO 2015 - Due settimane fa il tira e molla con Mr Bee, il broker thailandese pronto ad acquistare il 60% del Milan, conclusosi sì con un accordo di massima ma con un nulla di fatto che aveva lasciato ampi dubbi sulla reale volontà del presidente Berlusconi di vendere. Ieri il patron rossonero è uscito allo scoperto e ha dichiarato quali sono le sue intenzione e a quali condizioni cederà il Milan.
«Cerco qualcuno che possa immettere capitali nel Milan – ha dichiarato il Cavaliere ai microfoni di Telenord –. La mia prudenza è giustificata dal fatto che voglio scoprire se chi si propone vede nel Milan semplicemente un mezzo per acquisire una forte popolarità immediata. Prima di cedere voglio essere sicuro».
Parole ponderate che trovano la ragione d’essere nella grande passione che, nonostante gli ultimi tribolati anni, il presidente Berlusconi ha sempre riposto nella gestione della squadra rossonera.
Tuttavia, ecco emergere per la prima volta un elemento importante: «Sono disposto a cedere anche la maggioranza, se arrivasse qualcuno che ogni anno facesse un’immissione a livello delle altre grandi squadre europee. A questo punto mi sacrificherei e mi staccherei dal Milan, ma solo dopo aver verificato le reali intenzioni di chi vuole acquistare il club».
Una cessione di certo non indolore per il presidente Berlusconi poiché, come egli stesso spiega, «vendere il Milan è come cedere un pezzo di cuore, la mia infanzia, quando mio padre mi portava allo stadio, quando vedevo i giocatori che erano i miei eroi. Adesso la dura realtà si sta imponendo, e la realtà è che per essere al livello dei top bisogna avere dei top investimenti. E nessuna famiglia italiana se lo può permettere». Giuste e legittime osservazioni, anche se poi si pensa alla stagione attuale con la Juventus tra le prime quattro d’Europa e viene il dubbio che alla resa dei conti non sono soltanto i soldi a tenere il banco ma anche i progetti ben ponderati.
Ma tant’è, il presidente Berlusconi continua a rimarcare tale linea: «Io sono il presidente che nella storia ha vinto di più, ma tutto è cambiato per i livelli di spesa. L’entrata nel calcio del Qatar, dei principi arabi, ha fatto impazzire le quotazioni. Il proprietario del Psg mette 250 milioni l’anno. E allora la mia famiglia, che ha sostenuto spese importanti, non è più adeguata a ciò che è necessario per essere competitivi ai massimi livelli».[MORE]
Infine, ecco che Silvio Berlusconi lancia ai supporter milanisti una promessa: «Ai tifosi dico che lascerò il Milan soltanto in buone mani: se questo non avverrà, ho un progetto di fare una squadra soltanto con giocatori italiani, una sorta di Nazionale in un campionato dove si è davvero ecceduto con gli stranieri. Basti pensare che il nostro c.t. per fare un attacco competitivo ha dovuto convocare giocatori oriundi».
(Immagine da socialchannel.it)
Giovanni Maria Elia