

Bce, Draghi "non è equilibrato" dare colpe crisi solo all'Ue
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MILANO, 06 GIUGNO 2012- Come era stato anticipato, la Bce ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro nell'Eurozona, non apportando modifiche al tasso di riferimento che rimanie all'1%. Stesso atteggiamento nei confronti il tasso sui depositi, fermo allo 0,25%, e quello marginale, all'1,75%. "Quella di mantenere inalterati i tassi di interesse è stata una decisione presa a maggioranza, anche se una maggioranza molto ampia", ha dichiarato il presidente della Bce Mario Draghi nella conferenza stampa successiva alla riunione di oggi del Consiglio direttivo.
Il presidente della Bce, si è poi soffermato sulle dichiarazioni fatte dagli Stati Uniti sottolineando che, "L'Europa ha responsabilità per la crisi globale ma anche gli altri Paesi, soprattutto quelli con alti debiti come gli Stati Uniti, ne hanno". Draghi ha anche aggiunto che, "non è equilibrato dire che solo l'Europa ha la responsabilità delle attuali tensioni sui mercati finanziari. Sicuramente, la crisi europea ha degli effetti sull'economia globale e sui paesi esterni all'area euro. Ma anche altri Paesi, con economie chiuse, con un alto debito pubblico, e deficit in crescita devono innanzitutto correggere questi sbilanciamenti. E, aggiunge il presidente della Bce, il prossimo G20 in Messico dovrà produrre un impegno di collaborazione internazionale per risolvere questi sbilanciamenti". [MORE]
Draghi, poi, si sofferma sulla situazione attuale dell'Eurozona, "La crescita nell'area Euro rimane debole con un'incertezza che pesa sulla fiduci. Sono aumentati i rischi al ribasso sulla crescita nell'area Euro, che rimane debole con un'incertezza aumentata che pesa sulla fiducia". Tuttavia, agiunge Draghi, "Resta prevista una graduale ripresa" dell'attività economica nell'area Euro. Ora è cruciale andare avanti". In particolare, la previsione della Bce per la crescita 2012, oscilla tra -0,5% e 0,3%, mentre per il 2013 il range è compreso tra 0,0% e 2,0%.
In merito alle aspettative di inflazione nell'Eurozona, "continuano ad essere saldamente ancorate, in linea con il nostro obiettivo di mantenere i tassi di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine". Invece, il pil dell'area euro "è rimasto invariato nel primo trimestre del 2012", prosegue. Gli indicatori disponibili per il secondo trimestre del anno "indicano un indebolimento della crescita ed evidenziano l'incertezza prevalente".
Infine, Draghi evidenzia che "il consolidamento fiscale non può e non deve essere basato solo sull'aumento delle tasse, ma anche attraverso la riduzione della spesa. L'Eurozona deve crescere attraverso le riforme, un processo che deve essere rifocalizzato verso le spese in capitale umano e in infrastrutture".
(Fonte: Ansa, Il Sole 24 ore)
Rosy Merola