Bambino picchiato: COISP  politica rifiuti i voti dei rom
Cronaca Calabria

Bambino picchiato: COISP politica rifiuti i voti dei rom

mercoledì 20 aprile, 2011

 - Catanzaro, 20 apr. - "Dopo gli omicidi, dopo le operazioni di Polizia, dopo le manifestazioni arriva la notizia piu' terribile per una intera comunita'. La violenza cieca e ingiustificata si e' impossessata dei bambini rendendoli pericolosi emuli degli adulti. Quello che oggi le cronache riportano ha del terribile e non possiamo e non dobbiamo circoscriverlo a un incidente tra bambini". Lo afferma, in una nota, la segreteria provinciale catanzarese del Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia. "Ovviamente - si legge - nessuno vuole ghettizzare o punire i piu' piccoli, nessuno vuole criminalizzare due ragazzini di sei anni, ma non possiamo essere ciechi come lo e' stata la politica in questi decenni.[MORE] I bambini che hanno aggredito il loro compagno in una scuola di periferia sono il prodotto di cio' che vivono e respirano. Da anni ripetiamo - scrive il Coisp di Catanzaro - che la presenza radicata delle famiglie rom nella periferia sud della citta' avvelena la civile convivenza e che gli effetti devastanti che i comportamenti fuori legge di queste persone creano non possono essere piu' essere solo un problema di Polizia. Ci chiediamo che fine abbiano fatto negli ultimi trent'anni i servizi sociali, perche' si e' permesso che crescessero nuove generazioni in un ambiente inquinato. Continuare a negare il problema significa accorciare la miccia che arrivata vicino alla mina esplodera'. Cosa deve succedere ancora perche' la politica intervenga in maniera seria? Inizino i candidati, da queste prossime elezioni, a rifiutare il voto della comunita' rom, smettano di fare campagna elettorale in quei posti. I voti dei rom, al pari dei voti dei mafiosi, - scrive il Coisp - sono da ritenersi fuori legge; essere eletti con le preferenze oceaniche che arrivano da quel bacino ben definito significa radicare ancor di piu' un sistema criminale che un giorno fara' male anche ai nostri figli innocenti. La gente per bene che abita nei quartieri a rischio ha il diritto di essere difesa, ha il diritto di riappropriarsi del territorio, far scendere in strada i figli a giocare, mandarli a scuola con serenita'. L'episodio del piccolo Cristian sia da monito a chi oggi si candida, a destra e sinistra o al centro, a governare la citta' perche' e' evidente - conclude il Coisp - che una parte di questa debba essere liberata da una morsa stringente e non con dei rastrellamenti del momento che servirebbero a poco ma partendo da un'azione piu' penetrante e che duri nel tempo, anche se questo dovesse significare prendere qualche voto in meno".


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