Aumento Iva, preoccupanti ripercussioni sul sistema economico calabrese
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CATANZARO, 19 OTTOBRE 2013 - Secondo uno studio condotto dalI' Istituto Demoskopika, in merito a quelle che potrebbero essere le ripercussioni in Calabria degli ultimi provvedimenti assunti dal Governo Letta, come l'aumento dell'Iva e l'imposta sui servizi comunali introdotta dalla legge di stabilità,sulle tasche delle famiglie calabresi tali decisioni peseranno per ben 105 milioni di euro in più rispetto al 2013.
Per ciascun nucleo familiare si è stimato un esborso di circa 140 euro.
I ricercatori dell'istituto Demoskopika così commentano lo studio condotto: "L'incremento dell'Iva avrà sicuramente delle preoccupanti ripercussioni sul sistema economico calabrese, colpendo prioritariamente le imprese operanti nel settore del commercio, provocando la perdita di posti di lavoro e contraendo ulteriormente i consumi delle famiglie calabresi già collassati di oltre 1,3 miliardi di euro nel solo 2012. Se a questo si aggiunge che l'imposta sui servizi comunali introdotta dalla legge di stabilita' potrebbe portare ad un maggiore esborso per le famiglie rispetto al 2013, la conseguenza e' che si alimenti un preoccupante meccanismo di sfiducia dei cittadini e di ulteriore allargamento del disagio sociale. Il rischio è che sulla casa, alla fine, si paghi di più e che il nuovo regime fiscale si dimostri piu' sfavorevole rispetto a quello attuale".
Come si legge in una nota diffusa dal Centro di ricerca economiche e sociali, "l'aumento dell'Iva non colpisce tutti i beni e servizi del paniere Istat, ma solo una parte consistente di questi, pari al 41 per cento della spesa media dei calabresi. La restante parte delle voci che compongono il bilancio domestico è esente da Iva o soggetta ad aliquote inferiori del 4 e del 10 per cento e che, quindi, non viene toccata dal provvedimento governativo."
Da quanto appare, dunque, la spesa media mensile delle famiglie calabresi è, secondo i dati diffusi dall'Istat, pari a 1.762 euro al mese nel 2012 di cui 483 euro in alimentari e 1.279 euro in prodotti e servizi non alimentari. L'aggravio di spesa sul paniere di consumo, generato dal provvedimento del Governo, è pari a 87 euro per nucleo familiare con un peso sull'intero universo delle famiglie calabresi per poco meno di 70 milioni di euro.
La tassa Trise peserà sulle famiglie per 35 mln di euro, mentre la riforma della tassazione immobiliare andrà a togliere, dalle tasche dei calabresi, circa 53 euro per famiglia per un esborso complessivo pari a circa 35 milioni di euro nel 2014.
Questo è quanto calcolato dall'Istituto Demoskopika attraverso la simulazione di una preliminare modalità di applicazione della Trise, il nuovo tributo che assommerà, a partire dal 2014, la tassa sui rifiuti (Tari) e la nuova tassa sui servizi indivisibili (Tasi).
Facendo qualche calcolo, su una abitazione di tipo civile, con una superficie media regionale di 115 metri quadrati e una rendita media catastale di 524 euro, nel 2014 il proprietario dovrebbe versare 351 euro, ossia ben 263 euro di rifiuti più 88 euro di Tasi. Ovvero circa 53 euro in più rispetto al 2013. [MORE]
(Fonte Agi)
Elisa Signoretti