Assessore regionale Filippo Pietropaolo (FDI) su presenza Giorgia Meloni in Calabria
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Assessore regionale Filippo Pietropaolo (FDI) su presenza Giorgia Meloni in Calabria per sottoscrizione Accordo di Coesione
16 FEB 2024 - «La presenza a Gioia Tauro della premier Giorgia Meloni, insieme al ministro Raffaele Fitto, per la sottoscrizione dell’accordo del Fondo di sviluppo e coesione 2021-27 con la Regione, rappresenta l’affermazione di un nuovo modello di programmazione delle politiche di coesione, fortemente voluto e ricercato dal presidente del consiglio e dal ministro, che si realizza attraverso una condivisione degli obiettivi tra il governo nazionale e quello regionale guidato dal presidente Roberto Occhiuto. Una programmazione condivisa, dunque, che è il frutto di un approfondito lavoro di confronto tra i ministeri competenti e i dipartimenti regionali, con l’esame nel merito dei singoli interventi e l’obiettivo di valorizzare la qualità della progettazione e la capacità di spesa». E’ quanto afferma l’assessore regionale alla Organizzazione, alle Risorse Umane e alla Transizione digitale Filippo Pietropaolo (FDI). «La volontà - spiega Pietropaolo - è quella di non disperdere le risorse, ma di concentrarle su progetti effettivamente realizzabili e capaci di incidere concretamente sullo sviluppo del territorio e sulla competitività. Tutto ciò rappresenta per le regioni del sud un grandissimo passo in avanti nelle politiche di coesione ed ancora di più per la Calabria, prima regione a firmare l’accordo, che avrà così una strada tracciata per il raggiungimento di obiettivi concreti volti al miglioramento della qualità della vita dei nostri concittadini. Nel nuovo Fsc Calabria, tra le altre cose, avrà un ruolo di primo piano la transizione digitale, con investimenti per circa 90 milioni di euro su progetti che riguardano vari ambiti, dall’agricoltura al turismo, alla cultura, alla digitalizzazione dei comuni. C’è poi l’attenzione al tema della legalità, con oltre 14 milioni destinati alla valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, che si aggiungono ai 32 milioni già individuati nella programmazione del Por».