Asp Catanzaro: nella pediatria di Lamezia Terme sarà allestita una sala semi-intensiva
Cronaca Calabria

Asp Catanzaro: nella pediatria di Lamezia Terme sarà allestita una sala semi-intensiva

venerdì 19 settembre, 2014

LAMEZIA TERME (CZ), 19 SETTEMBRE 2014 - L’unità operativa Pediatria del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, diretta dal Dott. Ernesto Saullo, sarà dotata di una sala di terapia semi-intensiva con due posti letto. L’iniziativa sarà concretizzata grazie al contributo dei numerosi cittadini che, aderendo ad una lotteria di beneficenza, hanno reso possibile la raccolta di 31mila euro, necessari per l’allestimento della stanza che è stata già definita “Sala blu”, per i colori che saranno usati nel decorarla, affinché diano il senso di serenità e speranza ai bambini e ai loro familiari.

Il progetto denominato “Insieme possiamo” nasce da una proposta fatta dall’UNITALSI e dal Centro Commerciale due Mari che si sono impegnati a coinvolgere anche altri partner, istituzioni, associazioni, enti, famiglie, studenti e strutture private sportive, con l’obiettivo di raccogliere i fondi necessari per fare una donazione al Reparto di Pediatria. L’iniziativa scaturisce dalla volontà di focalizzare l’attenzione delle persone su quei bisogni del proprio territorio che spesso non si conoscono. E’ stata invece stabilita dal primario di Pediatria e dai suoi collaboratori, la destinazione della somma raccolta, individuando una esigenza specifica e prioritaria dell’Unità operativa, al fine di migliorare l’assistenza ai bambini.
[MORE]Il Dott. Saullo ha spiegato che “oggi, le patologie croniche dei bambini tendono a prevalere sulle patologie acute e spesso diventano così difficili da definirle patologie complesse, una condizione clinica frequente che richiede un elevato ricorso ai servizi sanitari. Ecco perché abbiamo avvertito l’esigenza di attrezzare uno spazio nella nostra Unità operativa, adibito ad una semi intensiva pediatrica, realtà che in Calabria ancora non esiste, nel meridione, la rianimazione pediatrica più vicina è a Napoli. La “Sala blu” consentirà di gestire le patologie croniche dei bambini con patologia complessa, che saranno accolti in ambienti idonei alla loro età e non nei tradizionali reparti di Rianimazione”. “Con questo progetto – dice ancora il direttore di Pediatria - si è cercato di dare voce a tutti questi bambini malati cronici, che purtroppo vivono una realtà di cui noi riusciamo a renderci conto perché siamo coinvolti in prima persona”. Il Dott. Saullo esprime inoltre soddisfazione per il risultato conseguito che rivela l’esistenza di “un ambiente esterno, associazioni, popolazione, imprenditoria del territorio, che, nonostante tutto, crede ancora in noi, negli operatori della sanità e questo è un segnale forte, molto bello, che ci incoraggia. Riuscire a raccogliere 31mila euro non è un impresa facile, oggi in particolare con tutte le difficoltà di carattere economico che conosciamo.”

La Dott.ssa Mimma Caloiero, responsabile della struttura semplice di Gastroenterologia Pediatrica, descrive i vantaggi di avere in pediatria una stanza semi-intensiva: “consente di comprendere anche i genitori nel piano di cura, cosa che nelle Rianimazioni non è possibile, lì un bambino non può avere i genitori accanto. E’ dimostrato che nella cura di bambini pure critici, la presenza costante di un genitore può facilitare il piano terapeutico e l’assistenza diventa più adeguata. Noi vediamo vincente questo progetto, anche perché abbiamo già instaurato preventivamente dei rapporti con le altre unità operative, in primis con i rianimatori che sono disponibili ad assisterci 24 ore su 24 nella cura di questi bambini. La “Sala blu” sarà dotata delle attrezzature necessarie per assistere in modo sub-intensivo il bambino, dall’ossigenoterapia al monitoraggio continuo, oltre ad essere resa accogliente per il bambino e la famiglia. Nell’area, attualmente in fase di ristrutturazione, che accoglierà l’intero Reparto di Pediatria, si sta già provvedendo a preparare la stanza per realizzare questo importantissimo servizio”. “La popolazione - conclude la Dott.ssa Caloiero - ha realizzato quanto prometteva il nome del progetto “Insieme si può”. Con la tecnica goccia a goccia, i singoli cittadini hanno comprato un biglietto del costo di due euro, trasformando tutti insieme un piccolo contributo in un tesoro.”

L’eccezionale risultato ottenuto con il coinvolgimento dei cittadini e dei giovani in questa iniziativa, dimostra che basta un piccolo gesto di corale solidarietà per raggiungere obiettivi importanti. 

Pasquale Natrella


Autore
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