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ROMA, 18 APRILE 2014 - Dopo lo straordinario successo della mostra al Palazzo Reale di Milano, durata fino allo scorso 9 marzo chiudendo con 225mila visitatori, le 150 opere dell'artista Andy Warhol, appartenenti alla preziosa collezione Brant arrivano al Museo Fondazione Roma, Palazzo Cipolla.
Qui da oggi 18 aprile fino al 28 settembre 2014, sarà possibile ammirare alcuni tra i più celebri capolavori del re della Pop Art americana, come una delle Blue Shot Marilyn, le Campbell Soup, Liz Taylor, le Electric Chairs, il grande ritratto di Mao, i primi "flowers", le Ultime Cene e gli autoritratti.
Tutte opere importantissime, perché testimonianza di un Warhol più "intimo" ed umano. Tele, fotografie, sculture che conservate dalla Brant Foundation e che raccontano un'amicizia intensa ed uno scambio culturale unico fra Peter Brant e l'artista.
Peter Brant, infatti, ha il merito di aver "scoperto" il talento di Warhol nella New York anni '60, e di aver acqusitato la prima Campbell Soup nel 1967. Da allora Brant cominciò a formare quella che sarebbe poi diventata la più celebre collezione di arte contemporanea del mondo.
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Ellison Brant, figlia del collezionista e curatore della mostra e direttrice della Fondazione, afferma: "Questa mostra non è solo la storia di una grande amicizia, quella tra mio padre e Warhol, ma anche la storia di una enorme passione che portò mio padre a credere nelle opere di questo artista fin da quando ancora non era conosciuto da nessuno".
Francesco Bonomi, curatore dell'esposizione insieme a Peter Brant, spiega: "È un'occasione rarissima per il pubblico di poter vedere uno dei gruppi di opere più importanti dell'artista americano, raccolte non da una persona qualunque ma da un collezionista che era amico intimo dell'artista e che ha condiviso con lui gli anni artisticamente e culturalmente più vivaci della New York degli anni '60 e '70. Lo spirito con cui Warhol dipingeva queste opere è molto simile a quello con cui Giorgio Morandi dipingeva le sue bottiglie. Eppure le stesse persone che storcono il naso di fronte alle Campbell's di Warhol non avrebbero mai il coraggio di mettere in dubbio che le bottiglie dipinte da Giorgio Morand sono arte".
Valentina D'Andrea