Agguato Musy, Furchì si difende: «Accuse ridicole, era un amico»

Alessia Malachiti
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TORINO, 01 FEBBRAIO 2013 - Francesco Furchì, arrestato a Torino con l'accusa di essere l'uomo che sparò al consigliere comunale dell'Udc, Alberto Musy, continua a dichiarare di essere innocente e di essere estraneo ai fatti.

L'uomo, quarantanovenne, ha sostenuto di essere sempre stato amico di Musy, nonostante la delusione politica. Furchì ha sostenuto che le accuse avanzate nei suoi confronti sono «Ridicole» ed ha aggiunto che non aveva alcun motivo per sparare al consigliere, entrato in coma a seguito dell'agguato del 21 Marzo 2012.

La moglie di Musy, Angelica Corporandi D'Auvare, ha affermato: «Vorrei incontrare quell'uomo che ha cambiato la vita della mia famiglia» e Furchì, che prosegue la sua linea difensiva, si è avvalso ieri della facoltà di non rispondere alle domande degli inquirenti.[MORE]

A Torino vi è un clima di alta tensione a seguito dell'arresto del quarantanovenne, presidente dell'associazione "Magna Graecia Millenium", che ha anche fatto sapere: «Tutti mi chiedevano favori prima e ne hanno presi migliaia. Adesso mi voltano le spalle».

Intanto, il professore universitario di diritto privato Pier Giuseppe Monateri, che presentò Furchì a Musy, è ora accusato dal pm Roberto Furlan di aver avuto «Scarso senso civico», poichè, secondo quanto emerge dall'accusa, avrebbe riconosciuto il quarantanovenne nel video in cui è immortalato l'uomo che sparò al consigliere comunale.

Il presidente della "Magna Graecia Millenium", dal carcere, ha commentato: «Io credo nella sua terzeità e neutralità, ma secondo me l'accusa ha voluto influenzarlo. Altrimenti,  invece di emettere un decreto di fermo, il pm avrebbe chiesto direttamente la misura cautelare».

(Foto da tg3.rai.it)

Alessia Malachiti

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Scritto da Alessia Malachiti

Giornalista di InfoOggi

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