Afor: botta e risposta ai Sindaci di Pedace e Trenta
Cronaca Calabria

Afor: botta e risposta ai Sindaci di Pedace e Trenta

martedì 22 marzo, 2011

COSENZA, 22 MARZO 2011 - Nella intervista ad un quotidiano locale i Sindaci di Pedace e Trenta lamentano la mancata messa a loro disposizione degli operai forestali da parte dell’Afor per intervenire nella pulizia e manutenzione di fossi e strade nei rispettivi territori. L’Afor Ente strumentale della Regione Calabria, è stata istituita con legge R. n.20/92 ed ha come compiti[MORE]
istituzionali:
a-
la gestione delle foreste regionali
b-assetto idrogeologico del territorio
c-assetto forestale con opere di rimboschimento
d-opere infrastrutturali di limitata entità
e-opere infrastrutturali intese a migliorare la sistemazione idraulico agraria
I suddetti compiti vengono espletati dall’Afor sulla base di una programmazione regionale a cadenza annuale
(Piano Attuativo) con progetti di intervento finanziati dalla Regione Calabria.

Eventuali interventi specifici su richiesta dei comuni avvengono mediante appositi protocolli d’intesa
sottoscritti tra Afor e comuni richiedenti solo se vi è disponibilità di manodopera.
E’ importante sottolineare che durante i mesi invernali, nei periodi di piovosità o neve, gli operai forestali
sono messi i cassa integrazione per l’impossibilità oggettiva ad operare all’aperto e su terreni resi
impraticabili dalle avversità atmosferiche.

Inoltre le opere sul territorio vengono programmate con progetti annuali che si realizzano nei periodi di
tempo buono. Le emergenze che si verificano a seguito di calamità o piogge intense, identificabili come
opere di pronto intervento, vengono valutate dall’Afor caso per caso, in quanto non sempre l’Azienda è
attrezzata per intervenire con il proprio personale.

Pertanto le lamentele dei Sindaci di Pedace e Trenta vanno indirizzate ad altre istituzioni ovvero a loro
stessi quali responsabili e gestori dei loro territori, e non certo all’Afor in quanto tra i suoi compiti non
compare il soccorso ai Sindaci, intensificando una politica più accorta di difesa e conservazione del
territorio, perché se dissesto c’è probabilmente sarà anche da imputarsi a politiche di eccessive
urbanizzazioni, abbandono del territorio e deforestazioni che nel tempo ne hanno cambiato l’assetto a
scapito della stabilità.

Il Dirigente del Servizio Provinciale
Dr.Ing. Italo Antonucci


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