Acqua tossica: allarme crescente nel Lazio

Raffaele Basile
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Acqua tossica: allarme crescente nel Lazio
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VITERBO, 13 APRILE 2013 - Nei cittadini della provincia di Viterbo, la concentrazione di arsenico nell'organismo è il doppio di quella presente nella popolazione italiana. Concentrazioni di arsenico superiori ai livelli consentiti sono state infatti rilevate non solo nell’acqua dei rubinetti, ma anche nel pane.

In 40 comuni dell'area viterbese, i sindaci hanno da mesi dichiarato la non potabilità dell'acqua. In base alle ordinanze in vigore gli unici utilizzi consentiti sono il lavaggio di indumenti, stoviglie e ambienti, scarico water e impianti di riscaldamento. In teoria, anche la doccia dovrebbe essere evitata con acqua non filtrata.

I locali pubblici avrebbero dovuto già dotarsi di un impianto, ma non tutti hanno potuto affrontare i circa ventimila euro di spesa.

Oggi il ministro della Salute, Balduzzi, ha avuto un colloquio con il Presidente della Regione Lazio. Non ha tentato di minimizzare la gravità della situazione in alcune zone del Lazio, ha anzi posto in rilievo in un suo comunicato come si sia di fronte ad una emergenza gravissima. [MORE]

Raffaele Basile

foto tratta da Wired Italia

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Scritto da Raffaele Basile

Giornalista di InfoOggi

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