Zoom sulla Serie A - Nona giornata
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Zoom sulla Serie A - Nona giornata

lunedì 28 ottobre, 2013

CAGLIARI, 28 OTTOBRE 2013 – La Roma a stelle e strisce fa nove su nove grazie alla rete siglata dal centrocampista americano Bradley e affonda l’Udinese nello stadio Friuli. I giallorossi guidano saldamente la classifica con cinque punti di vantaggio su Napoli e Juventus, che hanno avuto la meglio, rispettivamente, su Torino e Genoa. Sorride l’Inter, che porta a casa un successo pesante contro l’Hellas Verona, e gioisce la Fiorentina, che vince di rimonta sul Chievo grazie a uno straordinario Cuadrado. La Lazio si aggiudica il posticipo dell’Olimpico battendo il Cagliari di Lopez. Al Tardini il Parma sgambetta il Milan e i rossoneri rimangono a bocca asciutta; conquistano i tre punti anche il Bologna a spese del Livorno e la Sampdoria contro l’Atalanta. Pareggio a reti bianche tra Catania e Sassuolo.[MORE]

Parte bene l’Udinese, che dopo appena tre minuti scheggia il palo con Muriel, ma la Roma risponde con Florenzi, Borriello e Pjanic su punizione. Al 37° Gabriel Silva salta il portiere giallorosso con un tocco morbido, Benatia però interviene in acrobazia e salva sulla linea. Al 59° Maicon sfiora il vantaggio con una conclusione violentissima che termina di poco al lato ma, cinque minuti più tardi, viene espulso per doppia ammonizione. Di Natale prova subito ad approfittarne, però non riesce a capitalizzare e all’81° la capolista sblocca il risultato con un gran tiro da fuori di Bradley, bravo a sorprendere l’estremo difensore avversario con un tiro preciso e improvviso.

La Juventus vince in casa rifilando due reti al Genoa. Un Llorente ritrovato impensierisce Perin e inventa per un Pogba poco reattivo. Al 19° Vidal centra la traversa; tre minuti dopo Biondini atterra Asamoah proprio sulla linea che delimita l’area e l’arbitro assegna un rigore che il bianconero Vidal trasforma in rete. Dopo le occasioni non monetizzate da Pirlo e Pogba, al 36° arriva il raddoppio firmato da Carlos Tevez, bravo ad avvicinarsi alla porta dribblando l’avversario e a piazzare la palla sul secondo palo. Gli uomini di Conte potrebbero dilagare, ma la bravura di Perin e alcune imprecisioni al momento del tiro impediscono a Tevez e a Llorente di prendere il largo.

Il Napoli batte il Torino grazie a due rigori realizzati da Higuaín. Al 13° Bellomo stende Mertens in area e l’attaccante argentino trasforma il penalty con una potente conclusione sotto la traversa. Al 30° Fernandez, appostato nell’area granata, prova il tiro e colpisce Glik, che in caduta sfiora il pallone con il gomito; il contatto è involontario, poiché il braccio del calciatore è aderente al corpo, ma dopo un attimo di esitazione l’arbitro fischia il secondo rigore e Higuaín spiazza Padelli. Nella ripresa gli azzurri attaccano con Insigne, Mertens e Callejon, mentre il portiere partenopeo Reina sventa i due insidiosi assalti di Meggiorini.

All’Inter, che ospita il Verona, bastano dieci minuti per sbloccare il risultato; sugli sviluppi di un corner, Jonathan calcia al volo e segna grazie alla deviazione decisiva di Moras. Al 12° Jorginho respinge la conclusione di Guarin, ma arriva Palacio che scaraventa la palla in rete da distanza ravvicinata. Il Verona reagisce e al 32° Martinho accorcia le distanze segnando da posizione centrale dopo aver ricevuto palla da Toni e tagliato in due la retroguardia nerazzurra. La terza marcatura interista giunge al 39°; prima Nagatomo centra il palo, poi c’è il tocco di Palacio e infine la zampata decisiva di Cambiasso. Al 57° è il momento di Rolando che, nel mezzo di una mischia in area, riesce a insaccare da due passi. L’ultima rete del match arriva al 71°, quando Romulo segna di sinistro su assist di Luca Toni.

La Fiorentina prosegue la sua corsa e stavolta travolge il Chievo al Bentegodi. Al 13° i gialloblù sbloccano il risultato con Cesar, che firma l’uno a zero di testa su assist di Dramè. Thereau al 29° fallisce la chance per raddoppiare e al 45° Cuadrado salta Estigarribia e dalla sinistra lascia partire un tiro impeccabile che vale il pareggio. Al 64° Giuseppe Rossi confeziona un assist profondo per Cuadrado, bravissimo a trafiggere Puggioni in uscita. In pieno recupero il colombiano sfiora la tripletta ed è solo grazie all’ottima parata compiuta dal portiere clivense se il passivo non diventa più pesante.

Contro la Lazio il Cagliari si rende subito pericoloso con Sau, Cabrera e Ibarbo, mentre i biancocelesti ci provano solo con Perea. Al 52° il cross di Candreva, deviato da Murru, raggiunge la testa di Klose che svetta più alto di Rossettini e insacca alle spalle di Agazzi. Dopo appena 120 secondi Klose attacca in profondità e, nei pressi della linea di fondo, Pisano interviene in scivolata e sfiora il pallone con la mano; l’arbitro assegna un generoso rigore a favore dei padroni di casa e dal dischetto Candreva firma il 2-0. L’attaccante tedesco fallisce il tris e intanto gli isolani provano ad accorciare le distanze con Astori, Conti e Nainggolan.

Contro il Milan il Parma parte a mille; Biabiany batte in accelerazione l’avversario e crossa al centro per Parolo, che si fa trovare pronto e piazza il diagonale trafiggendo Gabriel. I gialloblù realizzano il secondo goal al 45° con Cassano, che trova uno spiraglio e spedisce la palla nell’angolino basso. Anche nella ripresa i padroni di casa attaccano con Cassano, Amauri e Gargano, che centra la traversa. Al 61° Matri recupera una palla persa dai ducali e lascia partire un diagonale micidiale che gli vale la prima marcatura rossonera. Sono passati solo due minuti quando Silvestre agguanta il pareggio realizzando un tap-in vincente dopo la traversa di Zapata. Al 95° è il solito Parolo a firmare il goal della vittoria con una punizione battuta da trenta metri; non è certo esente da colpe Gabriel, che compie un intervento non all’altezza della situazione.

Il primo tempo di Sampdoria-Atalanta si chiude a reti inviolate, nonostante i bergamaschi abbiano costruito di più e anche centrato la traversa con Raimondi. Nella seconda frazione di gioco i blucerchiati si rendono pericolosi prima con Gabbiadini e Obiang, poi con Mustafi, che di testa realizza la rete decisiva.

Si chiude a reti bianche Catania-Sassuolo e le due squadre sono a quota sei punti insieme al Bologna. Nel primo tempo l’opportunità più interessante capita a Plasil, ma il suo colpo di testa viene respinto da Pegolo. Al 42° Rolin spinge Floro Flores, che cade in area, l’arbitro però lascia correre nonostante le proteste degli ospiti. All’86° i neroverdi hanno la palla del KO, ma Zaza, dopo aver superato il portiere Andujar, spedisce il pallone sull’esterno della rete.

Contro il Livorno il Bologna passa in vantaggio dopo appena tre minuti; Cech crossa dalla sinistra, la difesa respinge, ma il pallone finisce addosso a Crespo che lo manda in rete realizzando il suo primo goal in A. Al 6° Emerson cerca l’uno pari su punizione, ma Curci si salva in corner. Al 69° Diamanti prova la conclusione di testa però Bardi respinge e sul fronte opposto Siligardi calcia fuori di poco dopo aver dribblato il difensore avversario. All’85° è ancora Diamanti a sfiorare la rete, ma dopo un ottimo stop, la conclusione è imprecisa e la palla termina alta sopra la traversa.

Vanna Chessa


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