Zoom sulla Serie A - 26^ giornata
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Zoom sulla Serie A - 26^ giornata

lunedì 25 febbraio, 2013

CAGLIARI, 25 FEBBRAIO 2013 – Solo sette gare della ventiseiesima giornata sono state disputate in questo ultimo gelido weekend di febbraio; due posticipi, Udinese-Napoli e Lazio-Pescara, si giocheranno nella serata di lunedì 25, mentre Bologna-Fiorentina è stata rinviata a martedì 26 a causa delle abbondanti nevicate che si sono abbattute sul capoluogo emiliano. Intanto la Juventus si rialza dopo lo scivolone della scorsa settimana in casa della Roma, ritrova la vittoria contro il Siena e sale a quota 58 punti; il temporaneo vantaggio sui partenopei, secondi in classifica, è di ben sette punti. Il derby della Madonnina è il match di cartello della giornata; il posticipo domenicale tra Inter e Milan finisce in pareggio, con i nerazzurri che pareggiano al 70°, dopo che il Faraone aveva portato avanti i rossoneri al 21°. Portano a casa tre punti pesanti la Roma, impegnata a Bergamo, e il Catania, ospite del Parma. Cagliari-Torino si è giocata a Is Arenas a porte chiuse; un vero peccato, visti i sette goal totali, con il risultato finale di 4-3 per gli isolani. Successo casalingo anche per la Sampdoria, che rifila due reti al Chievo; intanto, dopo lo zero a zero tra Palermo e Genoa, il vulcanico Zamparini ha esonerato Malesani e richiamato Gasperini sulla panchina rosanero.

La sfida tra Juventus e Siena si apre con il tiro in porta di Rosina parato da Buffon. I padroni di casa entrano in partita dopo il primo quarto d’ora; prima Lichtsteiner sfiora la traversa, poi il portiere toscano sventa il pericolo sui tiri di Marchisio, Giovinco e Vucinic. Il goal della Vecchia Signora arriva al 30° quando Lichtsteiner , con un po’ di fortuna, vince il contrasto con Pegolo e spedisce la palla in rete colpendola con la gamba. La squadra di Conte cerca il raddoppio anche al 38°, ma è ottima la parata del portiere ospite sulla conclusione di Pogba. Al 60° Pirlo recupera palla e estrae dal cilindro uno spettacolare cucchiaio dal limite che, però, termina al lato. Il 2-0 arriva al 75° e lo firma Giovinco su assist di Pirlo; il regista della Nazionale coglie tutti di sorpresa quando, calciando una punizione, anziché battere a rete serve una palla filtrante a Giovinco, che la spara sotto la traversa dove l’estremo difensore avversario non può arrivare. Al 78° Buffon vola sulla conclusione di Emeghera e, con l’aiuto della traversa, compie una parata che vale quanto un goal. Il Siena prende coraggio e Terlizzi centra un palo all’84°; Conte non vuole correre rischi e carica i suoi; i risultati si vedono dopo appena quattro minuti, quando Pogba sfodera il suo micidiale destro da fuori e sigla il 3-0 finale. [MORE]

La tanto attesa sfida del Meazza tra Inter e Milan finisce in pareggio. Primo brivido per Handanovic al 7°, quando il tiro di De Sciglio esce di poco. Al 21° El Shaarawy ritrova la via del goal e porta in vantaggio i rossoneri; Boateng lancia in avanti il Faraone, che prende palla e trafigge il portiere nerazzurro con un insidioso esterno destro. Nel primo tempo Balotelli ha tre occasioni nitide, ma l’estremo difensore interista si fa trovare sempre pronto e concentrato. Al 48° della ripresa i milanisti si illudono di aver raddoppiato, ma il colpo di testa di Boateng è terminato all’esterno della rete. Poco dopo Abbiati compie un grande intervento sulla conclusione di Guarin e subito dopo Cassano centra il palo. Il goal dell’Inter arriva al 71°; Nagatomo parte sulla sinistra, crossa al centro e pesca Schelotto, che di testa spedisce la palla nel sette. Il Milan cerca la vittoria e lo fa con dei potenti tiri da fuori, però Muntari non trova lo specchio della porta, mentre Niang costringe Handanovic a una respinta impegnativa. In pieno recupero, Abbiati esce bene e interrompe un’azione offensiva avviata dalla coppia Guarin- Palacio.

Nonostante la copiosa nevicata in corso a Bergamo, la Roma non perde la concentrazione e riesce a vincere anche contro l’Atalanta. Il primo goal della giornata lo realizza l’orobico Livaja deviando un tiro di Bonaventura. Il pareggio giallorosso arriva quattro minuti più tardi, quando Marquinho si libera di Contini e insacca con un sinistro a giro dal limite dell’area. Pjanic e Osvaldo cercano il secondo goal e alla fine lo trova il bosniaco, indovinando la traiettoria giusta con una potente punizione su cui Consigli non arriva. Al 40° Stekelenburg salva la propria porta anticipando Bonaventura, però al 43° Livaja firma la sua personale doppietta; la validità del goal è davvero discutibile, poiché la punta ex-Inter sposta Torosidis in maniera irregolare e beffa il portiere della Roma con un tiro al volo. Al 69° della ripresa, Consigli compie una parata miracolosa sul colpo di testa di Pjanic; ma dopo appena un minuto la squadra di Andreazzoli realizza la rete che vale la vittoria. Bradley offre un bell’assist a Torosidis che, da posizione defilata, colpisce di testa e supera il portiere bergamasco. Una chance per parte nel finale, con Stekelenburg che chiude su Lucchini e Consigli che ha la meglio su Lamela. L’Atalanta termina la gara in inferiorità per l’espulsione di Contini.

Al Tardini il Catania passa avanti dopo appena cinque minuti grazie alla punizione di Lodi, che sorprende Mirante con una palla che si infila rasoterra sul primo palo. Il portiere del Parma si fa perdonare all’11° respingendo col piede una conclusione di Bergessio. Andujar esce bene prima che Belfodil possa battere a rete; tra i gialloblù ci prova anche Parolo, però il suo violento sinistro incrociato manca lo specchio della porta. Al 31° Bergessio fallisce un’occasione d’oro per mettere KO i padroni di casa; il secondo goal degli etnei arriva comunque al 44°. Castro impegna Mirante, il quale respinge ma non trattiene; il più veloce è Keko, che riesce ad appoggiare in rete da due passi. Nella seconda frazione di gioco scende in campo un nuovo Parma, più determinato e compatto. Amauri, Parolo e Biabiany, che colpisce anche la traversa, assediano l’area degli isolani senza riuscire a segnare. Mentre i siciliani sfiorano il tris con Bergessio, i padroni di casa accorciano le distanze grazie ad Amauri, bravo a girarsi e a tirare proprio dove Andujar non può arrivare; dopo la rete, Legrottaglie viene espulso per proteste.

Cagliari-Torino si gioca a porte chiuse nello stadio di Is Arenas, mentre il presidente rossoblù Massimo Cellino si trova ancora nel carcere di Buoncammino. Al 18° Ogbonna subisce un fallo e cade in area, ma l’arbitro lascia correre. I padroni di casa si fanno avanti con Rossettini, che sfiora il goal al 33° sugli sviluppi di una punizione battuta da Cossu. Al 36° Ekdal serve Sau in area, ma arriva Ogbonna e lo mette giù fallosamente; l’arbitro assegna un rigore, che lo stesso Marco Sau trasforma siglando così l’undicesimo goal in campionato. I granata rispondono con Cerci e Glik, ma la retroguardia isolana lavora bene e Pisano respinge un tiro destinato a entrare in porta. Al 47° della ripresa, Alessio Cerci conferma il suo stato di grazia e agguanta il pareggio con un tiro sul secondo palo da posizione decentrata. Conti prova a riportare in vantaggio i rossoblù, ma è il Torino, sul fronte opposto, a segnare la seconda rete. Agazzi respinge un cross di Darmian e sulla ribattuta si avventa Stevanovic, che trova il goal bucando la difesa cagliaritana. Al 75° Daniele Conti devia di testa un cross di Cossu e firma il 2-2. All’86° Ogbonna commette un altro fallo da rigore; l’arbitro lo espelle e fischia un penalty per il Cagliari. Della trasformazione si occupa Pinilla, che aveva subito il fallo dal difensore granata. Le emozioni non finiscono mai, infatti il nuovo entrato Diop viene espulso per aver rifilato una manata a Ekdal e il Toro chiude la partita in nove uomini. Al 91° Astori trattiene Bianchi in area e per il direttore di gara si tratta ancora di un fallo da rigore, che trasforma Bianchi. Il Cagliari è in campo per vincere e capitan Conti lo dimostra all’ultimo minuto, quando spara un tiro dalla distanza, Glik tocca col braccio e cambia la traiettoria del pallone, che si ferma in fondo alla rete dove Gillet non può più arrivare.

Dopo un paio di conclusioni per parte, è Poli al 33° a sbloccare il risultato tra Sampdoria e Chievo spedendo il pallone nell’angolino del secondo palo. Prima dell’intervallo Romero salva la propria porta dal missile calciato da Guana mentre Acerbi, in scivolata, sventa l’assalto di Icardi. Al 54° Puggioni esce fuori dall’area e colpisce duramente la gamba di Icardi, che era lanciato a rete; il direttore di gara sanziona l’intervento con un cartellino giallo, anche se il portiere clivense avrebbe meritato un rosso diretto. Al 71° De Silvestri tocca col braccio un pallone crossato in area da Thereau, ma l’arbitro lascia correre. Se all’81° Hetemaj calcia alta la palla del pareggio e un minuto più tardi i blucerchiati chiudono la gara con Eder che, lanciato in contropiede, infila Puggioni con un destro che finisce nel sette.

Finisce a reti inviolate la gara tra Palermo e Genoa. Al 30° Borriello, a tu per tu con Sorrentino, spreca un’opportunità clamorosa mentre, sul fronte opposto, Ilcic vanifica una bella azione dei rosanero cercando la gloria personale anziché servire Miccoli o Fabbrini. Bertolacci mette alla prova Sorrentino, ma il portiere ex-Chievo si distende e para il suo tiro. Sul finale del primo tempo, gli ospiti reclamano un rigore per un netto fallo di Garcia su Rossi, ma gli arbitri non vedono irregolarità e i rosanero si salvano. In avvio di ripresa Sorrentino anticipa Borriello dopo un errore di Aronica e, nell’area avversaria, la punizione a effetto di Miccoli fa la barba al palo. I siciliani sfiorano il goal con Boselli e Miccoli, mentre il genoano più pericoloso è Marco Borriello, che sul finale impegna Sorrentino con una conclusione da fuori area.

Vanna Chessa


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