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Guerra. Zelensky a Cernobbio: “Senza l’Ucraina, l’Europa sarebbe in pericolo”

Nicola Cundò
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Guerra. Zelensky a Cernobbio: “Senza l’Ucraina, l’Europa sarebbe in pericolo”
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Zelensky al Forum di Cernobbio: “Putin non vuole fermare la guerra in Ucraina”

Il presidente ucraino in collegamento al Forum Thea Group: “L’Europa è al sicuro grazie all’esercito di Kiev”. Tajani: “Serve un percorso di pace”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto in videocollegamento al Forum Thea Group di Cernobbio, ha ribadito con fermezza che Vladimir Putin non intende fermare la guerra in Ucraina. Durante il suo discorso, ha sottolineato il ruolo cruciale delle forze armate ucraine, definite “la principale garanzia di sicurezza non solo per Kiev, ma per tutta l’Europa”.

L’esercito ucraino come scudo dell’Europa

Zelensky ha rivendicato il contributo del proprio Paese alla stabilità del continente, ricordando che l’esercito ucraino conta oggi circa 800 mila soldati, il più grande in Europa. “Con tutto il rispetto per gli altri Paesi, è il nostro esercito a impedire che l’Europa cada sotto la minaccia russa”, ha dichiarato.

Nessuna apertura alla pace con Putin

Sul fronte diplomatico, Zelensky ha ribadito che il Cremlino continua a sabotare ogni trattativa di pace: “Putin non vuole fermare questa guerra, l’ha voluta e la porterà avanti fino a quando la pressione internazionale sulla Russia non aumenterà”.

I risultati del vertice di Parigi

Il presidente ucraino ha anche commentato positivamente il vertice di Parigi, svoltosi ieri, che ha discusso nuove garanzie di sicurezza per Kiev in vista di una futura tregua o di un accordo di pace. Senza entrare nei dettagli, ha spiegato che sono in fase di preparazione piani per aumentare la pressione su Mosca via terra, mare e aria, sottolineando l’importanza di agire subito e non solo al termine del conflitto.

Il sostegno dell’Italia e l’esempio della Danimarca

Zelensky ha infine ringraziato più volte Giorgia Meloni e il governo italiano per il sostegno fornito finora. Ha inoltre lanciato un appello affinché l’Italia partecipi al rafforzamento dell’industria della difesa ucraina ed europea, citando come esempio la Danimarca, che ha già avviato un impianto di produzione militare sul proprio territorio a supporto di Kiev.

Le parole di Tajani: “Una pace va trovata”

Anche il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, presente al Forum, ha ribadito la necessità di una via diplomatica: “Mi auguro che il leader russo cambi idea, ma prima o poi una pace bisognerà raggiungerla”.


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Scritto da Nicola Cundò

Giornalista di InfoOggi

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