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Zanzibar, 10 settembre 2011 - Una trappola mortale quella del mare della Tanzania. Questa volta, a pagarne il conto con la propria vita, son 163 persone che, a bordo di un traghetto, son affondate per non tornare più a galla. Il traghetto viaggiava ormai da quattro ore e aveva preso la virata tra le isolette di Zanzibar, l’arcipelago che raccoglie anche Pemba e Unguja.[MORE]
Forti venti oceanici potrebbero essere la causa di una perdita del controllo del mezzo marittimo ma non si è sicuri viste le pregresse esperienze in quel mare che hanno già visto morti senza nome e senza causa. L’Africa è sconvolta, specie quella parte di popolazione (e son tanti) che da pochi giorni aveva concluso le feste di fine Ramadan.
Molte delle vittime infatti, facevano parte della nicchia dei religiosi. Gli altri 325 passeggeri invece si son salvati. Unità di sommozzatori e pescherecci circondano ora l’area turistica di Zanzibar in soccorso di chi ha ancora bisogno di aiuto. Anche due anni fa, sempre nello stesso punto, un traghetto affondò, uccidendo nel ribasso, sei persone. In altri casi, le imbarcazioni che dalla Tanzania passavano, dovevano affrontare incendi a bordo. La notizia ci è stata fornita grazie a Paolo Chiaro, Console onorario italiano a Zanzibar.
Anna Ingravallo
*in foto, scorcio di Zanzibar, da una immagine turistica fonte www.europelowcost.com