Yemen, raid aereo dell'Arabia Saudita contro gli sciiti houthi. Obama: "Sosteniamo l'offensiva"
Estero Abruzzo

Yemen, raid aereo dell'Arabia Saudita contro gli sciiti houthi. Obama: "Sosteniamo l'offensiva"

giovedì 26 marzo, 2015

SANA’A (YEMEN), 26 MARZO 2015 – È passata all’attacco l’Arabia Saudita che, forte di 9 paesi tra cui 6 afferenti ai membri del Consiglio della Cooperazione del Golfo, ha attaccato, intorno alla mezzanotte ora italiana, i ribelli sciiti houthi nella regione dello Yemen. Il motivo di tale attacco è legato alla volontà di difendere il governo del sunnita Abd-Rabbu Mansour Hadi, contro i ribelli sciiti, guidati, secondo Hadi, dall’Iran e dall’ex presidente Ali Abdullah Saleh. L’annuncio dell’attacco è stato dato dall’ambasciatore saudita a Washington, Adel Al-Jubeir.

L’Arabia Saudita attacca lo Yemen. Al-Jubeir: “proteggeremo il governo dello Yemen”

È cominciata con la distruzione di una base area a Sana’a e con il bombardamento della flotta dei miliziani, l’attacco saudita nella regione dello Yemen. Secondo le prime dichiarazioni della televisione locale “al-Arabiya”, ci sarebbero stati alcuni leader della milizia ribelle tra le vittime e circa 13 civili. L’ambasciatore saudita ha annunciato il raid aereo alle ore 19 della Costa Orientale (mezzanotte ora italiana). Nella sua dichiarazione ha affermato: «i sauditi faranno tutto il necessario per proteggere il popolo yemenita e il legittimo governo dello Yemen».

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A fianco dell’Arabia Saudita, hanno dichiarato il loro appoggio anche l’Egitto, la Giordania, il Sudan e il Pakistan. Il ministero degli Esteri egiziano ha dichiarato: «è in corso un coordinamento tra l’Arabia Saudita e i paesi del Golfo per preparare la partecipazione di una forza aerea e navale egiziana e di una forza terrestre se la situazione dovesse richiederlo».

USA: “Sosteniamo l’offensiva ma non interveniamo”. Preoccupazioni a Washington

Intanto il presidente americano, Barack Obama, ha dichiarato: «sebbene le forze Usa non stiano avendo un ruolo diretto a sostegno dell'azione militare in Yemen, gli Usa stanno stabilendo una 'Joint Planning Cell' con l'Arabia Saudita per coordinare il sostegno militare e di intelligence».

Le preoccupazione di Washington sono molteplici riguardo a questo attacco. La paura di un conflitto a più ampio raggio che coinvolga in toto sciiti e sunniti, con l’intervento dell’Iran, si unisce alla notizia secondo cui alcune informazioni dell’intelligence sarebbero finite nelle mani dei ribelli. La comunicazione, che giunge da Los Angeles, potrebbe fare riferimento ad alcuni documenti inerenti gli interventi militari degli Stati Uniti nello Yemen, riportanti nomi e strategie militari. Questa notizia, non ancora confermata da fonti ufficiali, apre ad una nuova preoccupazione, anche se non sono chiare le modalità in cui questi documenti siano giunti ai ribelli, né ciò che essi contengano.

Erica Benedettelli

[foto da quotidiano.net]


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