XVII Legislatura: staffetta Renzi-Letta? Ipotesi surreale
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ROMA, 7 FEBBRAIO 2013 - Proviamo a mettere ordine negli avvenimenti che hanno caratterizzato il primo anno di vita della XVII Legislatura. Le elezioni politiche del febbraio 2013 hanno prodotto tre grandi forze politiche (Pd, Pdl e M5S) ma nessuna di esse ha ottenuto la maggioranza numerica per governare. Inizia così un giro di consultazioni a cura del presidente Repubblica, Giorgio Napolitano, che scorgerà nell'asse Pd-Pdl l'unica coalizione compatibile con la sopravvivenza del Sistema. Lo stesso Napolitano, nel mese di aprile, sarà poi ricompensato dal suddetto asse attraverso la rielezione al Colle. Un paio di giorni dopo Enrico Letta otterrà l'incarico di formare un nuovo governo.[MORE]
Sembra una vera rivoluzione politica, ma in pratica poco è cambiato: continua la politica di austerity, sotto le direttive europee, iniziata con il Governo Monti. Il malcontento intanto dilaga e nel mese dicembre, mentre Matteo Renzi viene eletto nuovo segretario democratico, una protesta nazionale organizzata dal Movimento Forconi fa tremare il Sistema. L'amarezza popolare aumenta, e il neo segretario del Pd prova a sbloccare la riforma elettorale confrontandosi direttamente con Silvio Berlusconi. Il Governo Letta risulterà delegittimato da questa trattativa e i primi effetti si materializzeranno negli episodi di grave intolleranza reciproca tra il presidente della Camera, Laura Boldrini, e i deputati del MoVimento 5 Stelle.
L'opinione pubblica avverte il clima d'instabilità e un rimpasto di governo appare l'unica soluzione per scongiurare il ricorso alle urne prima di aver varato la riforma elettorale. Intanto la pressione fiscale diviene insostenibile per le famiglie italiane e la posizione del premier Letta appare sempre più compromessa; anche in virtù del fatto che la sua figura rappresenta un periodo di cruenta austerità nell'immaginario collettivo degli Italiani. Il Sistema cerca una soluzione, e prova a tastare le acque attraverso l'ipotesi di staffetta o avvicendamento Renzi/Letta. Ipotesi irreale: non credo che Matteo Renzi voglia bruciare la sua immagine di "rottamatore e innovatore" prima delle prossime elezioni.
Fabrizio Vinci