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EL SALVADOR, 27 AGOSTO 2012 – Un violento terremoto si è verificato poche ore fa nel Pacifico, a circa un centinaio di chilometri dalle coste di El Salvador. Secondo i dati forniti dal USGS, il servizio geologico degli Stati Uniti, la scossa di magnitudo 7.3 è avvenuta alle 22.37 di ieri (in Italia le 6.37 di questa mattina), con epicentro localizzato a 111 km dalla città di Puerto El Triunfo e a una profondità di 20 km.
Dopo un paio d'ore dalla scossa è rientrato l'allarme per un possibile tsunami, lanciato immediatamente dopo il sisma dal Pacific Tsunami Warning Center. Il PTWC aveva inizialmente ventilato la possibilità che uno tsunami con effetti distruttivi potesse colpire oltre El Salvador, anche Costa Rica, Nicaragua, Honduras, Guatemala, Panama e Messico. Fortunatamente dopo due ore l'allarme è rientrato. Un'onda anomala, infatti, ha effettivamente colpito le coste del Salvador, ma non ha avuto gli effetti distruttivi che si temevano. Al momento non sono stati segnalati danni di rilievo o vittime. Resta tuttavia valida per le prossime ore l'allerta per le imbarcazioni e le strutture costiere dell'area.[MORE]
Come spiegato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l'attività sismica in questa regione del Pacifico è dovuta al processo di subduzione della placca Pacifica al di sotto di quella americana. «La regione dell’America centrale – spiega l'INGV – è bordata a sud-ovest dal margine con le placche oceaniche di Cocos e di Nazca (oceano Pacifico). La placca di Cocos si spinge sotto quella americana a una velocità di 7-8 cm/anno, un valore tra i più alti osservati. Per questo motivo questo margine di placca è uno dei più attivi al mondo dal punto di vista sismico e vulcanico».
(In fotogallery l'immagine delle placche della regione centro-americana e la pericolosità sismica. Da ingvterremoti.wordpress.com)
Serena Casu
(immagine da USGS)