Vigili urbani assenti a San Silvestro nella capitale. Il governo annuncia cambio di rotta
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 3 GENNAIO 2015 - Tra coloro che erano malati e coloro che avevano donato il sangue, durante la notte di San Silvestro a Roma ha lavorato soltanto il 17% dei vigili urbani che invece erano previsti. Ciò significa che l’83% è invece restato a casa. La vicenda ha fatto infuriare in sindaco della città, Marino, ma è arrivata anche in governo. Il premier Ranzi ha infatti scritto annunciato per il 2015 il “cambio di regole nel pubblico impiego” per far sì che non si ripetano mai più casi come quello della Capitale.
Anche il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia è stata dura sull’accaduto. "Ispettorato ministero Funzione Pubblica subito attivato per accertamenti violazioni e sollecito azioni disciplinari" ha scritto su Twitter, e poco dopo ha aggiunto: "Avanti con riforma P.A. per premiare eccellenze che ci sono e punire gli irresponsabili". Si è iniziato infatti a parlare di un decreto che disciplina la materia, per evitare i tempi lunghi di una legge.
Intanto l'amministrazione comunale ha affidato al vicecomandante dei vigili la guida di un'indagine interna per capire cosa sia successo la notte di san Silvestro. Quando si avranno avuti gli esiti, potrà muoversi anche la Procura (dove ieri Clemente ha incontrato il procuratore aggiunto Maria Monteleone) per intraprendere eventuali procedimenti penali.[MORE]
Anche l'Autorità di garanzia per gli scioperi ha annunciato che aprirà un procedimento di valutazione sulle massicce assenze dei vigili urbani di Roma la notte di Capodanno e nel caso in cui venga rilevato un nesso tra la mobilitazione sindacale e le assenze, non esiteranno a fare arrivare le sanzioni.
Ma dall’altra parte le acque non sono più tranquille. I caschi bianchi difendono a spada tratta le proprie ragioni e si preparano al primo sciopero della categoria nella storia di Roma, anche se la triplice Cgil-Cisl-Uil stigmatizza i disagi sottolineando di non aver "in nessun modo dato indicazioni ai lavoratori difformi da quanto previsto dalle norme, contratti e regolamenti". "Non siamo né fannulloni, né ladri", sottolineano gli agenti, spiegando - in molti casi - di non aver fatto lo straordinario "per protesta".
(foto dal sito www.lostrillone.tv)
Michela Franzone