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MILANO, 19 AGOSTO 2012. E' semplicemente l'acronimo di Venezia e Torino, ma il nome, Vento, richiama un po' il senso di libertà che si prova in sella a una bicicletta. Perché è di una pista ciclabile che si sta parlando. 679 km che dovrebbero attraversare Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte collegando il Lido di Venezia con Torino. Il progetto è nato al Politecnico di Milano da un'idea di Alessandro Giacomel, Diana Giudici e Luca Tomasini, responsabile scientifico è Paolo Pilieri.[MORE]
Vento è una di quelle infrastrutture che danno speranza. Primo perché è un'opera di green economy, secondo perché è a basso costo. La realizzazione dell'intero tracciato costerebbe solamente 80 milioni di euro, quanto 2 km di autostrada, e le spese dovrebbero essere sostenute da quattro regioni. Niente in confronto ai benefici economici che potrebbe portare. Infatti la pista ciclabile è stata pensata per affiancare il fiume Po e transitare in luoghi di elevato valore artistico e agricolo e attraverserà centri urbani come Milano, la città delle piste ciclabili interrotte (nel senso che stai pedalando e ad un certo punto la ciclabile scompare), Pavia, Cremona,Piacenza, Parma e Ferrara.
L'opera potrebbe essere pronta in 2 anni e l'obiettivo del team di ricercatori è di realizzarla per l'Expo 2015. Il 15% del percorso, 102 chilometri, esiste già e anche la parte restante del tracciato ha solo bisogno di essere migliorata e attrezzata per lo scopo. Sono solamente 145 i chilometri non pedalabili e un intervento importante sarebbe quello di rendere gli argini del fiume agibili. Il progetto è pronto, manca solo l'impegno della politica per renderlo operativo.
(immagine da http://www.educazionenutrizionale.granapadano.it)
Fabio Brambilla Pisoni