Il cielo del 2025 in immagini: comete, pianeti e meraviglie dell’Universo
Le immagini astronomiche più spettacolari del 2025: dalla cometa “aliena” alla parata dei pianeti
Un viaggio tra spazio profondo, pianeti e fenomeni cosmici che hanno segnato il 2025
Il 2025 si è rivelato un anno straordinario per l’astronomia e l’astrofotografia, regalando immagini capaci di unire rigore scientifico ed emozione visiva. Dai telescopi terrestri più avanzati alle sonde spaziali della NASA, passando per il lavoro di astrofotografi e astronauti, il cielo è stato raccontato attraverso scatti che resteranno nella storia della divulgazione scientifica.
Di seguito una selezione delle foto astronomiche più iconiche del 2025, accompagnate da contesto e approfondimenti utili anche per comprendere il loro valore scientifico.
La cometa “aliena” trasformata in arcobaleno cosmico
Una delle immagini simbolo dell’anno arriva dal telescopio Gemini North, alle Hawaii. La cometa è stata immortalata combinando 16 esposizioni e utilizzando filtri cromatici avanzati, capaci di evidenziare le diverse componenti chimiche della chioma e della coda.
Il risultato è una cometa multicolore, soprannominata dai ricercatori “cometa aliena”, che ha acceso l’interesse non solo degli scienziati ma anche del grande pubblico.
Ua ʻŌhiʻa Lani: i nuovi “Pilastri della Creazione”
Sempre dal Gemini North arriva lo scatto di una suggestiva struttura stellare che richiama i celebri Pilastri della Creazione, osservati per la prima volta nel 1995 dal telescopio spaziale Hubble Space Telescope e successivamente reinterpretati dal James Webb Space Telescope.
La nebulosa è stata battezzata Ua ʻŌhiʻa Lani, che in lingua hawaiana significa “piogge celestiali”, e rappresenta una regione di intensa formazione stellare.
La parata dei pianeti: sei mondi visibili nello stesso cielo
Tra fine gennaio e inizio febbraio 2025, il cielo ha offerto uno spettacolo raro: una parata planetaria con fino a sei pianeti visibili contemporaneamente.
L’evento è stato fotografato in tutto il mondo. Dall’Italia, l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, ha documentato l’allineamento apparente, mentre dalla Francia l’astrofotografo Gwenaël Blanck ha ritratto i pianeti in ordine di distanza dalla Terra.
“La caduta di Icaro”: il Sole come palcoscenico
Lo scatto intitolato “La caduta di Icaro”, realizzato dall’astrofotografo californiano Andrew McCarthy, mostra la fase iniziale del lancio di un paracadutista proiettato sul disco solare. Un’immagine potente, che fonde mito, fisica e fotografia ad alta precisione.
La galassia M61 e il debutto del telescopio Vera Rubin
La galassia a spirale M61, accompagnata da una suggestiva coda di stelle, è stata immortalata dal nuovo Vera Rubin Observatory, inaugurato nel 2025 sulle Ande cilene.
Questo strumento rappresenta una svolta nello studio dell’universo oscuro, grazie alla sua capacità di monitorare ampie porzioni di cielo con una precisione senza precedenti.
“Anello di diamanti”: una bolla cosmica nel Cigno
Tra le immagini più affascinanti figura l’“Anello di diamanti”, una bolla di gas in espansione situata in una regione di formazione stellare della costellazione del Cigno.
Con un diametro di circa 20 anni luce e un’età stimata di 400.000 anni, la struttura è stata osservata dal SOFIA, l’osservatorio infrarosso della NASA.
La “Stella Farfalla” vista dal James Webb
Il James Webb Space Telescope ha regalato nel 2025 un’immagine straordinaria della “Stella Farfalla” (IRAS 04302+2247): una mini nebulosa con ali simmetriche, formate dal materiale residuo di una supernova, distante circa 525 anni luce dalla Terra.
Marte: Arsia Mons emerge dalle nuvole
Dallo spazio profondo al Sistema Solare: la sonda Mars Odyssey della NASA ha fotografato la cima del vulcano Arsia Mons, alto 19 chilometri, mentre spunta tra le nubi dell’atmosfera marziana.
L’“Occhio di Sauron” e i misteri dei quasar
È stata soprannominata “Occhio di Sauron” l’immagine del campo magnetico generato da un potente getto di energia emesso dal quasar PKS 1424+240, alimentato da un buco nero supermassiccio al centro di una galassia lontanissima.
Gli sprite: meduse luminose sopra la Terra
A chiudere la rassegna, una fotografia quasi surreale: uno sprite, una scarica energetica generata da intensi sistemi di fulmini, immortalata dall’astronauta Nichole Ayers durante la sua missione sulla International Space Station.
Perché il 2025 resterà un anno chiave per l’astronomia
Queste immagini non sono solo spettacolari: rappresentano nuove conoscenze, tecnologie avanzate e una capacità sempre maggiore di raccontare l’Universo. Il 2025 ha confermato quanto l’osservazione del cielo continui a essere una delle frontiere più affascinanti della scienza moderna.
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