Vantaggiato: le motivazioni della sentenza per l'attentato di Brindisi
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BRINDISI, 09 OTTOBRE 2014 - Sono state rese note le motivazioni dietro la sentenza che ha condannato Giovanni Vantaggiato per l'attentato che uccise la piccola Melissa Bassi e ferì altre tre ragazze. Secondo i giudici: "Giovanni Vantaggiato non soffriva di alcun disturbo psicopatologico, anzi la sua efficienza mentale è di livello superiore alla media", si legge nella sentenza.
Oltre che alla morte della ragazza, Vantaggiato è stato accusato anche del tentato omicidio di un avvocato nel 2008. Rigettate le due richieste della difesa: la prima era ritenere Vantaggiato incapace di intendere e di volere; la seconda era non configurare l'atto come terroristico.[MORE]
Per la seconda richiesta, i giudici hanno obiettato che la paura generata nell'opinione pubblica non potesse essere sottovalutata. Dubbi sono emersi sulla non volontà di Vantaggiato di uccidere qualcuno: secondo i magistrati del secondo grado, il luogo dove l'ordigno è stato lasciato sarebbe indicatore di voler fare del male alla prima persona a tiro.
Infine, a condannare Vantaggiato ci sarebbe la data in cui l'ordigno è esploso che, accanto al nome della scuola, ha suggestionato in molti, che in quei giorni ricordavano la strage di Capaci. Ora, si attende il riscontro in Cassazione da parte degli avvocati della difesa di Vantaggiato, mentre resta il ricordo di Melissa Bassi, la quindicenne uccisa nell'attentato nel 2012.
(Foto tagpress.it)
Annarita Faggioni