Valutazione del Governo sul Jobs Act: crescita del Pil di 0,9% nel 2020, 1,6% nel lungo termine
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ROMA, 21 FEBBRAIO 2015 - In base ad una valutazione tecnica del Governo, inviata al Consiglio Europeo che si terrà a Marzo per discutere ed esaminare la legge di Stabilità 2015, le misure contenute nella Riforma del Lavoro, definita Jobs Act, dovrebbero secondo le stime, produrre effetti positivi sul Pil.
In particolare, la crescita prevista del Prodotto Interno Lordo nel 2020 dovrebbe essere pari allo 0,9%, ma secondo lo studio, i provvedimenti del Jobs Act, produrranno nel medio-lungo termine, un effetto positivo di crescita dell'1,6%. Mentre, sempre secondo il Governo, l'insieme di tutte le misure derivanti dall'iter procedurale delle Riforme considerate nel loro complesso, porterà il nostro Paese ad una crescita del 3,6%.
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Per il Ministro Poletti, intervistato dalla testata Avvenire, l'Italia <<era una macchina ferma>>. <<In breve tempo, la metà dei nuovi assunti potrà entrare nel mondo del lavoro con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti>>. Ieri, inoltre, il Ministro del Lavoro, a termine del Cdm che ha varato i decreti attuativi del Jobs Act, aveva dichiarato che al Governo va riconosciuto il merito di aver messo in atto <<un cambio radicale di mentalità puntando sul contratto a tempo indeterminato, rovesciando la mentalità che fino ad oggi voleva che si assumesse con qualunque tipo di contratto, tranne che con quello a tempo indeterminato>>.
Luigi Cacciatori
Immagine da risorsalavoro.it