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MILANO, 30 MARZO - Secondo il quotidiano “La Stampa” gli Stati Uniti avrebbero avvertito l’Italia di un potenziale legame fra il governo russo e il M5S, in vista delle elezioni nazionali del 2018. Attraverso la penna dell’inviato a Washington Paolo Mastrolilli, il quotidiano torinese avrebbe ricostruito la vicenda grazie a fonti governative di provenienza americana.[MORE]
Il messaggio dell’amministrazione Usa all’Italia si sarebbe concretizzato nei mesi scorsi, secondo cui vi sarebbe un concreto pericolo di ingerenza russa nel tentativo di sostenere le cosiddette forze anti-establishment. Lo scopo sarebbe quello di indebolire l’Unione Europea e la coalizione Nato, dato che la strategia russa toccherebbe non solo l’Italia ma anche i paesi comunitari membri. Una strategia che farebbe il paio con le interferenze di Putin nell’ambito delle presidenziali americane dello scorso novembre.
Il punto di contatto individuato da Washington sarebbe quello di una costruzione dei rapporti con M5S ed in veste minore, dato il potenziale elettorale inferiore, con la Lega di Matteo Salvini. L’apparato governativo Usa è convinto dell’obiettivo russo teso all’indebolimento del Vecchio continente, nel tentativo di sgretolare definitivamente l’impianto comunitario.
Perciò, la strategia starebbe guardando in particolar modo alle nazioni che si avvicinano all’appuntamento elettorale. La prima nazione in questione è la Francia, con le imminenti elezioni di aprile, dove pare noto l’appoggio del governo russo al Front National di Marine Le Pen, attualmente testa a testa nei sondaggi con Macron. Nel mirino vi sarebbero anche le elezioni in Serbia del 2 aprile e quelle cardine in Germania, che si terranno a settembre. La strategia russa, secondo Washington, avrebbe preso il via già precedentemente in relazione agli Stati baltici, già abituati a simili atteggiamenti poiché storicamente precedentemente appartenenti all’Unione Sovietica.
Di tutto questo si parleranno probabilmente Italia e Usa, con il premier Gentiloni atteso alla Casa Bianca a fine aprile e con Trump ospite del G7 a maggio, in attesa di ulteriori sviluppi. In un colloquio con la stampa, Manlio Di Stefano, in quota M5S, ha tuttavia riconosciuto i rapporti con la Russia di Putin: «Putin è un partner strategico nella lotta al terrorismo, non vederlo è cecità. Putin è già un interlocutore, perché ha vinto su tutta la linea» - ha affermato Di Stefano, in riferimento agli scenari relativi alla guerra in Siria.
foto da: contropiano.org
Cosimo Cataleta