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NEW YORK, 29 OTTOBRE - L’Fbi ha riaperto l’inchiesta sulle mail di Hillary Clinton quando era Segretario di Stato. A dieci giorni dal voto il direttore dell'agenzia, James Comey, in una lettera ai membri del Congresso dichiara: "L'Fbi potrebbe intraprendere gli appropriati passi investigativi" per esaminare le "mail potenzialmente rilevanti", e verificare se contengano "informazioni classificate". [MORE]
Nella lettera Comey osserva doverosamente come l’agenzia non possa ancora dire che la corrispondenza di Hillary Clinton sia "significativa" né quanto tempo impiegherà per analizzarla. "È, quindi, opportuno - scrive - riaprire l’inchiesta per verificare se queste email contengono informazioni “top secret” e la rilevanza del caso. Non sono in grado di prevedere quanto tempo sarà necessario per questi accertamenti".
Secondo il New York Times, che cita fonti investigative, le nuove mail sarebbero state scoperte sui dispositivi elettronici sequestrati ad una collaboratrice di Hillary Clinton, Huma Abedin, e a suo marito, l'ex membro del Congresso Anthony Weiner, dal 2011 coinvolto ripetutamente in scandali a sfondo sessual-telematico.
La candidata democratica, al termine di un comizio di Iowa, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti e si è detta "certa che le nuove mail non muteranno le conclusioni già raggiunte dall'Fbi" lo scorso luglio, quando l'agenzia federale aveva chiuso l'inchiesta escludendo responsabilità penali. "Il popolo americano merita i fatti al completo, immediatamente. È imperativo che l'Fbi spieghi", ha poi aggiunto. Inoltre, ha concluso la Clinton, 'lo stesso direttore Comey ha detto di non sapere se le mail cui si fa riferimento nella lettera siano rilevanti o meno, io sono certa che qualsiasi esse siano non cambieranno le conclusioni raggiunte a luglio".
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine motherjones.com)