Usa 2016: due membri dello staff di Trump legati a spionaggio russo
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WASHINGTON, 24 OTTOBRE – Ancora guai per l’aspirante alla Casa Bianca Donald Trump che, dopo le ennesime accuse di molestie sessuali, è ora nel mirino per due componenti del suo staff Paul Manafort e Rick Gates. I due, secondo fonti del New York Post, avrebbero legami finanziari con una società che ha cercato di inserirsi nel campo dello spionaggio operato dalla Russia nei confronti dei suoi cittadini.[MORE]
La società in questione sarebbe l’Eye Lock e avrebbe cercato di aiutare il governo russo a spiare i propri cittadini facendo lobby su Putin al fine di estendere il programma di spionaggio del Paese. La società avrebbe cercato senza successo di aggiudicarsi il contratto per la nuova frontiera dello spionaggio russo: la lettura dell’iride in metropolitana per rintracciare i soggetti ‘’sotto osservazione’’.
I legami fra Putin e il tycoon, tramite i due membri dello staff, solleva dubbi su un potenziale conflitto di interessi quando Trump è sotto di 12 punti all’ex first lady. Nonostante ciò sembra ottimista il team repubblicano dato che la responsabile della campagna elettorale, Kellyanne Conway, ha dichiarato: "Siamo indietro anche se non è ancora finita" aggiungendo ‘’possiamo ancora farcela’’.
Usa 2016 e Russia Sembrerebbe la trama di una puntata di House of Cards se non fosse contestualizzata all’interno delle elezioni statunitensi dove la Russia punta l’ago della bilancia sin dall’inizio della campagna elettorale. Ancora nell’ultimo dibattito vinto Hillary Clinton, un campo di scontro ha riguardato la Russia, il Paese che in queste elezioni non ha dimostrato certo neutralità cercando di hackerare la posta mail privata della candidata democratica, che durante il duello ha affermato: Putin ha ''chiaramente un favorito'' perché ha bisogno di un ‘’burattino’’, incontrando la dura risposta del tycoon: ''Tu sei un burattino. A Clinton non piace Putin perché è stato più furbo di lei e di Obama, in Siria e ovunque''.
Maria Azzarello