Upm: Grasso, cooperazione euro-mediterranea spesso un chiaroscuro. Serve nuova energia
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ROMA, 12 MAGGIO- "La storia della cooperazione euro-mediterranea, non possiamo nascondercelo, è un chiaroscuro: spesso è mancata la determinazione politica. Noi pensiamo che si debba ripartire da qui e nutriamo fiducia nelle forti potenzialità di dialogo e azione dell'Unione per il Mediterraneo e dell'Assemblea parlamentare, in particolare in questo momento di conflitti, tensioni e frammentazioni". Queste le parole del presidente del Senato Pietro Grasso, intervenuto alla Riunione dei Presidenti dell'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo (AP-UpM) ora in svolgimento al Senato. [MORE]
L'UpM è nata nel luglio del 2008, su iniziativa della Francia, al fine di favorire il dialogo fra l'Europa ed il Mediterraneo, rilanciando il partenariato euro-mediterraneo istituito nel 1995. In occasione della riunione odierna, Grasso ha sottolineato come "Abbiamo inteso concentrarci particolarmente su progetti concreti per incrementare le sinergie con l'Unione per il Mediterraneo e dare alla nostra organizzazione un taglio più pratico ed effettivo. Un'importante acquisizione dei nostri incontri è la convinzione maturata insieme dell'assoluta ineluttabilità della coesione e della necessità di imprimere a questo importante esercizio multilaterale nuova energia, senso e slancio politico per avanzare nei numerosi dossier dell'agenda politica, economica, ambientale e sociale trattati nelle commissioni, e costruire fiducia reciproca". "La Presidenza italiana - ha aggiunto il presidente del Senato- ha dedicato una particolare attenzione ai temi migratori, alla prevenzione e repressione del terrorismo, all'istruzione e allo sviluppo sociale e al lavoro, alla crescita inclusiva e allo sviluppo sostenibile".
Per quanto riguarda i flussi migratori, ha sottolineato l'ex magistrato, l'Italia li sta gestendo "soccorrendo, accogliendo, restituendo a ogni persona la dignità di essere umano. Ma non ci siamo fermati a questo: lavoriamo con intensità e costanza a Bruxelles, nel Mediterraneo, alle Nazioni Unite per stabilizzare le crisi geopolitiche, a partire da quella libica, per sostenere lo sforzo dei Paesi di transito e per aiutare lo sviluppo dei Paesi da cui provengono i migranti. Un messaggio universale di umanità che noi ci aspettiamo sia raccolto dall'Unione europea ma anche da tutti i Paesi della sponda sud".
Nell'ambito del terrorismo internazionale, ha puntualizzato Grasso, "in seno all'Assemblea è emersa la necessità di una strategia articolata che unisca alle azioni militari, per contenere i gruppi terroristici sul terreno, iniziative politiche per garantire futuro nei territori instabili a tutte le componenti etniche, religiose e sociali; cooperazione nella circolazione di informazioni ed elementi di indagine per prevenire la violenza e punire i responsabili in processi equi".
fonte e foto: Ansa.
Marta Pietrosanti