Unhcr, nuovo naufragio vicino le coste libiche: 146 vittime
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LAMPEDUSA, 29 MARZO – L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Unhcr, ha comunicato la drammatica notizia di un nuovo naufragio avvenuto non lontano dalle coste della Libia. L’evento ha causato la morte di 146 persone.[MORE]
L’unico superstite, un ragazzo di circa sedici anni, ha raccontato ai soccorritori il numero preciso delle persone presenti a bordo durante la traversata e la causa che ha portato al naufragio. Secondo quanto raccontato, dopo poche ore dall’inizio del viaggio, pare che la nave abbia iniziato ad imbarcare acqua fino al drammatico esito. Il ragazzo è riuscito ad aggrapparsi ad una tanica di benzina, evitando così di annegare, fino a quando è stato finalmente tratto in salvo da una nave da soccorso spagnola, in funzione delle attività caratterizzanti l’Operazione Sophia.
Nel 2015 Consiglio Europeo in risposta alla crisi che continua a caratterizzare il Mediterraneo, ha deciso di adottare misure sistematiche per individuare, fermare e mettere fuori uso imbarcazioni adoperate dai contrabbandieri o dai trafficanti di esseri umani nel pieno rispetto del diritto internazionale. Il Consiglio Affari Esteri dell'Unione Europea, un mese dopo, ha dato vita ufficialmente all’impresa. L’operazione è stata denominata “EUNAVFOR MED operazione Sophia”, dal nome dato alla bambina nata a bordo di una delle imbarcazioni portata in salvo nell’agosto del 2015.
Attualmente partecipano 25 nazioni europee all’iniziativa. Intanto, oggi una barca, con a bordo 399 persone, è stata soccorsa dalla Guardia costiera italiana.
immagine da: tg24.sky.it
Caterina Apicella