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Un rapporto di Amnesty International denuncia le violenze degli israeliani in Cisgiordania

Dino Buonaiuto
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Un rapporto di Amnesty International denuncia le violenze degli israeliani in Cisgiordania
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 LONDRA, 27 FEBBRAIO 2014 – Un rapporto di Amnesty International ha dichiarato che Israele ha assassinato civili in Cisgiordania negli ultimi tre anni “con cinico rispetto della vita umana”. Il rapporto, pubblicato mercoledì 26 febbraio, documenta l'uccisione di 45 palestinesi e il ferimento di migliaia “che non sembravano rappresentare una minaccia diretta o immediata alla vita”, e mostra un modello straziante di uccisioni illegali e lesioni ingiustificate di civili palestinesi da parte delle forze israeliani nella West Bank. Amnesty accusa Israele di aver perpetrato “crimini di guerra e altre gravi violazioni dei diritti internazionali” contro i palestinesi.

Dall'inizio dell'occupazione da parte di Israele in Cisgiordania, la zona est di Gerusalemme e Gaza nel 1967, “le autorità israeliane hanno fallito clamorosamente nello svolgere indagini indipendenti che soddisfano gli standard internazionali su presunti crimini”, continua il rapporto. In alcuni casi, ci sono prove a sufficienza per poter affermare che le vittime non rappresentavano minaccia alcuna alla vita, di conseguenza le uccisioni vengono considerate “omicidi intenzionali”, ossia crimini di guerra. Amnesty International chiede a Israele di aprire immediatamente indagini indipendenti, imparziali e trasparenti per tutti i casi in cui civili palestinesi hanno perso la vita o sono stati gravemente feriti. Invita inoltre gli Stati Uniti, l'Unione Europea e la comunità internazionale a sospendere il trasferimento di armi e munizioni nel paese.

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Di risposta Israele s'è difesa, dichiarando che Amnesty non ha tenuto conto del crescente numero di attacchi contro i suoi militari nel corso dell'ultimo anno. Durante lo scorso anno, 132 israeliani sono stati feriti, quasi il doppio rispetto all'anno precedente. Nel 2013 inoltre ci sono stati circa 66 attentati terroristici, incluso il posizionamento di ordigni improvvisati e rapimenti. Israele accusa dunque Amnesty di voler “disabilitare la capacità di reagire”. Amnesty risponde con un'ingente quantità di prove, pronte a mostrare un modello straziante di uccisioni illegali e lesioni ingiustificate di civili palestinesi da parte delle forze israeliane in Cisgiordania.

Foto: amnesty.org

Dino Buonaiuto

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Scritto da Dino Buonaiuto

Giornalista di InfoOggi

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