UE: Agenzia europea medicinali cambia sede. Gentiloni: "Milano ha carte in regola per accoglierla"
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GOTEBORG, 17 NOVEMBRE – L’EMA si prepara a traslocare da Londra, a causa dell’imminente Brexit che impedirà ad Agenzie ed organi dell’Unione Europea di avere sede sul territorio britannico. Lunedì è il giorno in cui i 27 Capi di Stato e Governo dei Paesi UE si riuniranno nel Palazzo Europa a Bruxelles, sede del Consiglio Europeo, per decidere con votazione segreta sulla nuova sede dell’Agenzia comunitaria per la valutazione dei medicinali, nonché su quella dell’EBA (l’Autorità di vigilanza bancaria), probabilmente destinata a Francoforte. [MORE]
La scelta è complessa, poichè è necessario tener conto di numerosi aspetti. Bisognerà attendere il rilascio delle opportune autorizzazioni amministrative da parte degli enti locali, individuare un edificio idoneo ed adeguarlo alle esigenze dell’Agenzia e del suo board. Sarà inoltre necessario trovare posto negli istituti scolastici per i circa seicento figli dei dipendenti EMA, bambini e ragazzi di età diverse con specifiche esigenze linguistiche. Inoltre dovranno essere raccolte informazioni sulle soluzioni abitative, visto che serviranno ben 890 alloggi di qualità, ma a costi accessibili e ben collegati. Il trasferimento verrebbe comunque reso effettivo soltanto nel giro di 17 mesi e la nuova sede potrà essere operativa solo a partire da marzo 2019.
Le candidature più calde sono quelle di Milano, Amsterdam, Bratislava e Copenhagen, ma la città lombarda è l’unica per il momento ad offrire un edificio già pronto all’uso, il Palazzo Pirelli, nonché altre infrastrutture all’avanguardia in costruzione. Per aggiudicarsi la contesa, la città candidata dovrà ottenere voti da almeno 14 Paesi su 27. In caso contrario, i tre centri più votati saranno in corsa per una seconda tornata, quando gli Stati europei avranno a disposizione una preferenza a testa (nella prima ne hanno 3). La vittoria andrà comunque a chi alla fine avrà ottenuto almeno 14 voti su 27.
La posta in palio è molto alta, perché ospitare una delle quaranta Agenzie indipendenti dell’Unione Europea rappresenta una grande opportunità economica. Segnatamente, si stima che l’EMA generi per la città ospite un indotto di circa 1,5 miliardi € all’anno ed inoltre si tratta dell’organo che detiene il potere di controllo e regolazione dell’intera industria farmaceutica europea, perno del mercato unico dei medicinali e catalizzatore della ricerca biomedica.
Per spingere ulteriormente a favore della scelta milanese, il Premier Paolo Gentiloni si è recato personalmente al Social Summit di Göteborg (in cui si sta discutendo di lavoro e crescita equa), organizzato dal Primo Ministro svedese Stefan Löfven, al quale sono presenti molti membri del Consiglio Europeo (grande assente la Cancelliera Merkel). A margine del vertice, il Capo del Governo ha dichiarato che “si tratta di una partita competitiva, ma Milano ha le carte in regola per ospitare l’EMA”.
Con i giornalisti italiani presenti, poi, Gentiloni si è soffermato a commentare la ripresa nei conti pubblici del nostro Stato. "Io sono ottimista per la ripresa - ha detto il Premier - la crescita in Italia è molto significativa, con previsioni per quest'anno che sono il doppio rispetto a qualche mese fa. Va incrementata e accudita". "Il bilancio italiano - ha poi proseguito - accompagna questa crescita e rispetta le regole europee. Mi aspetto dall'Ue il riconoscimento di questi sforzi". A proposito del tema del vertice, Gentiloni ha ricordato come senza crescita economica ed investimenti per la creazione di posti del lavoro non ci sarà mai una reale equità nella distribuzione dei posti di lavoro e non sarà possibile inserire giovani e donne nel mercato del lavoro.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: ilsole24ore.com