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KIEV, 30 GENNAIO 2014 – Nella tarda serata di ieri, dopo due giorni estenuanti di negoziati, il Parlamento ucraino (Rada) ha approvato in seduta straordinaria la legge di amnistia nei confronti dei manifestanti antigovernativi arrestati durante i disordini delle ultime settimane.
La decisione - con l'astensione delle forze d'opposizione - è stata adottata in una riunione a porte chiuse del partito di maggioranza, cui ha preso parte lo stesso Presidente Viktor Yanukovich, che ha imposto la sua posizione con la minaccia di sciogliere le camere. Hanno dunque votato in 232 dei 416 deputati.
L’amnistia, però, sarà effettiva a una condizione, solo dopo lo sgombero degli edifici pubblici occupati dai manifestanti, ai quali il governo ha dato un ultimatum di 15 giorni.[MORE]
Per la maggioranza, il sì all’amnistia, dovrebbe contribuire ad allentare le tensioni che dividono il Paese.
«La questione cruciale - ha dichiarato Arseny Yatsenyuk, leader d’opposizione dell’Unione Pan-Ucraina Patria - sono gli emendamenti costituzionali per far passare il nostro sistema da Presidenziale a Parlamentare: solo questo potrebbe riportare alla calma la situazione in Ucraina».
(Foto: ua.fru.org.ua)
Domenico Carelli