Ucraina, cinque morti a Sloviansk tra i militanti filorussi. Putin "ci saranno conseguenze"
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KIEV, 24 APRILE 2014 - Resta altissima la tensione in Ucraina dove questa mattina l’esercito di Kiev ha attaccato un gruppo di militanti filorussi nei pressi della roccaforte di Sloviansk. Un duro attacco che è costato la vita a cinque persone.
Fiamme e spari continuano ad essere lo scenario di una terra, per l’appunto l’Ucraina, dove si combatte da diverse settimane e lo scenario di una guerra si fa sempre più pesante. Sono tante, tantissime le persone morte nell’ultimo mese con attacchi continui, che sembrano non avere fine.
La lotta è sempre accesa in diverse parti delle città con milizie pronte a procedere contro i nemici abbattendo posti di blocco e puntando dritto alle zone difensive.
In questo ore il ministero dell’Interno ucraino ha dichiarato che alcune truppe blindate di Kiev hanno attaccato i posti di blocco dei separatisti filorussi distruggendone tre. Non si è fatta attendere, una volta comunicata la notizia, la reazione di Vladimir Putin che ha precisato che quest’operazione militare porterà a delle conseguenze importanti sopratutto in vista dei futuri rapporti tra Russia e Ucraina. “Se il regime di Kiev ha cominciato davvero ad usare l’esercito contro i civili dentro il Paese” - ha detto Putin - “questo è senza alcun dubbio un crimine molto grave contro il proprio popolo”.[MORE]
Intanto in città è arrivato l’ordine, ufficializzato da Stella Khorocieva portavoce del leader separatista Viaceslav Ponomariov, di liberare al più presto la città e che uomini armati saranno posti a difesa di ciò.
Arsen Avakov, Ministro dell’Interno ucraino, ha invece reso noto che le truppe di Kiev che hanno attaccato i militanti filorussi si sono impossessati del municipio di Mariupol, città portuale sul Mar Nero ubicata nella regione di Donetsk. Un’occupazione che ha spinto, ancora una volta, Lavrov, ministro degli Esteri della Russia a pensare “all’ennesima rivoluzione colorate in Ucraina” realizzata da parte degli Stati Uniti d’America e dall’Europa, che considerano l’Ucraina come “una pedina nel loro gioco geopolitico”.
Emanuele Ambrosio